“Per colpa di alcuni balordi paga un’intera città ed un intero comprensorio – ci dice amareggiato Luigi Messina –. Evidentemente si stratta di soggetti che ho tenuto a debita distanza e che si sono opposti in questo modo plateale alla mia candidatura. Sono dispiaciuto perché questo episodio macchierà inevitabilmente, per l’ennesima volta, l’immagine di Mascali tutta” (leggi l’articolo Mascali, attentato incendiario a candidato sindaco).

Luigi Messina in questi minuti viene sentito dai Carabinieri del Nucleo operativo di Giarre per cercare di trovare degli spunti investigativi che possano fare luce sull’inquietante fatto.

Intanto le prime reazioni dell’ambiente politico mascalese. Abbiamo incontrato l’ex presidente del Consiglio comunale di Mascali, Biagio Susinni, travolto nei mesi scorsi dall’inchiesta Town Hall e vittima anche lui – poco più di un anno fa – di un attentato incendiario che ha distrutto una sua casa a Fondachello, che afferma che l’episodio – che ha appreso solo adesso da noi perché fuori sede, – “non è riconducibile a fatti politici”.