“Se Concetto Marchesi, fosse oggi qui in Parlamento, come giudicherebbe i politici di oggi?”. Una domanda che ha avuto un grande applauso a scena aperta, accolta con un largo sorriso dagli illustri relatori, che hanno risposto a denti stretti dicendo che pur non possedendo doti da veggenti, la risposta è implicita, anche se ogni uomo è moderno nel periodo in cui vive e che ogni tempo ha i suoi prodotti in senso lato.
Una figura attualissima quella di Concetto Marchesi (nell’immagine a sinistra), illustre latinista, indimenticato rettore dell’università di Padova, protagonista della Resistenza e padre fondatore della Costituzione, che viene ricordato per la prima volta nella sua città d’origine, Catania, con la celebrazione di un convegno internazionale di studi sul tema: “Concetto Marchesi. L’uomo, il politico, il latinista”. L’evento, che si aperto ieri, 16 aprile, nel centro fieristico Le Ciminiere di Catania, si è concluso oggi.
I lavori sono stati aperti dalla dottoressa Lucia Maria Sciuto, dirigente dal Liceo di Mascalucia intitolato proprio a Marchesi, che ha organizzato il grande evento in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina. A presiedere i lavori la professoressa Paola Radici Colace, del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina. Centrale e applauditissimo l’intervento dell’eminente studioso Luciano Canfora, professore emerito dell’Università di Bari, che ha illustrato alcuni aspetti inediti dell’attività professionale e politica del “padre della Costituzione” catanese.
Ulteriori elementi di approfondimento sono stati offerti dal giurista Orazio Licandro, dell’Università di Catanzaro, da Antonino Zumbo e Anna Maria dell’ateneo di Messina e dal vicario del liceo organizzatore, Nicola Basile. Grande e interessata la partecipazione del pubblico, prevalentemente costituito da studenti.
Nella giornata di oggi, venerdì 17, presieduta dal professor Canfora, sono intervenuti l’austriaco Rainer Weissengruber, professore al Collegium Aloisianum di Linz e presidente dei latinisti europei; il professore Gaetano Silvestri, presidente emerito della Corte Costituzionale, i docenti universitari del nostro ateneo Giovanni Salanitro – Gaetano Giquinta e Giovanni Ghiselli dell’Università di Bologna. La conclusione dei lavori è stata affidata a Paola Radici Colace, del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina.
Mario Pafumi