Con l’approssimarsi della stagione estiva, riemerge con tutte le sue molteplici criticità la questione dei lavoratori forestali siciliani e un’altra pesante tegola si abbatte sul comparto. A farne le spese, come sempre, sono gli operai, l’anello debole della catena.
Sebbene i livelli occupazionali dei lavoratori forestali siciliani siano garantiti da particolari disposizioni normative in funzione delle varie fasce di appartenenza (centocinquantunisti, cent’unisti, ecc), con l’ultima legge finanziaria è stata approvata una norma che prevede l’accorpamento di tutti gli operai in un’unica graduatoria, sia quelli dei cantieri sia quelli dell’antincendio. Questa norma, contestatissima, sta generando confusione in tutto il territorio regionale non solo tra gli operai, ma anche tra il personale degli uffici dell’Azienda Foreste Demaniali, degli Ispettorati Ripartimentali delle foreste, degli uffici provinciali del lavoro e degli uffici di collocamento.
Alcuni giorni fa si è verificato ciò che i lavoratori temevano da qualche tempo, il “caos”. Procediamo con ordine esaminando il caso di Catania e provincia. L’Azienda Foreste Demaniali di Catania ha presentato una richiesta di assunzione per lavori relativi, soprattutto, al rifacimento dei viali parafuoco in previsione della stagione calda. Tenuto conto che la legge ha stabilito che nella graduatoria unica confluissero tanto gli addetti allo spegnimento degli incendi quanto gli operai qualificati e i braccianti agricoli, come facilmente prevedibile alla chiamata si sono presentati una moltitudine di lavoratori compresi quelli dell’antincendio. Infatti, molti di questi ultimi si trovano in graduatoria prima di altri operai addetti ai lavori nei cantieri. A questo punto sono sorti degli equivoci e gli operai, pur avendone diritto, ancora non sono stati avviati a lavoro.
“Non sapendo come giustificare il ritardo nell’avviamento – ci dice Maurizio Marino del Sinalp – dagli uffici iniziano con le solite scuse. La prima, “mancano le visite mediche”. Falso, le visite hanno scadenza annuale e molti lavoratori hanno una certificazione valida sino l’autunno 2015. Seconda scusa. Ci dicono, “chi comincia il turno nei cantieri, in seguito, non potrà lavorare nell’antincendio”. Altra falsità. La graduatoria, essendo unica, non fa distinzioni. Terza questione, il numero delle giornate. Il fatto che le richieste di avviamento a lavoro sia di poche giornate, ciò è sintomo di una precarietà che aumenta sempre più, giorno dopo giorno, e temiamo, concretamente, che quest’anno i lavoratori non riescano a completare il turno di lavoro garantito dalla legge. In proposito c’è del contenzioso pregresso e il nostro sindaco sta seguendo numerosi ricorsi di lavoratori che l’anno scorso hanno subito danni economici per non aver potuto completare le giornate. Tutto ciò – dichiarano dal Sinalp – evidenzia l’incapacità del governo regionale, mentre emerge una certa arbitrarietà degli uffici preposti a discapito della povera gente che ha bisogno di lavorare e che non conosce la legge. Noi intendiamo denunciare l’inadeguatezza di questa classe politica e di certi sindacati che, invece di difendere i lavoratori, fanno il doppio gioco tacendo su fatti che già era evidente che accadessero poiché la graduatoria unica è frutto di una loro idea, il famigerato articolo 12 della Finanziaria 2014 fortemente voluto da loro. E vogliamo aggiungere – conclude Marino – che questo governo, inadeguato, introduce solo tagli mentre non vede gli sprechi, come ad esempio gli affitti milionari, le consulenze super pagate, le auto blu, i vitalizi, gli stipendi e i privilegi dei politici”.
Intanto dai responsabili del Sinalp giunge un’altra denuncia relativa alla mancata effettuazione dallo scorso settembre delle pulizie nei locali degli uffici dell’Ispettorato Ripartimentale delle foreste di Catania. “A quanto pare – dichiara Angelo Barbagallo del Sinalp – alla questione non c’è soluzione nell’immediato a causa della mancanza di fondi per l’espletamento di una gara d’appalto. I lavoratori stanno tamponando l’emergenza igienica eseguendo in proprio le pulizie e acquistando a proprie spese i detersivi. Con l’inizio del servizio antincendio la sala operativa ospiterà anche il personale della protezione civile e dei vigili del fuoco, una ventina di persone al giorno, i lavoratori non continueranno con questo andazzo e chi di competenza dovrà assicurare la pulizia dei locali”.
Gaetano Scarpignato