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Catania, mafia: condannato Andrea Nizza, ma non per tentata estorsione

Catania, mafia: condannato Andrea Nizza, ma non per tentata estorsione

Diciassette anni per l’“emergente” della criminalità organizzata catanese, cosca Santapaola, area Librino, quell’Andrea Nizza, fratello di Daniele, latitante e imputato per associazione mafiosa, tentata estorsione, lesioni e usura in un processo, con rito ordinario (altro troncone è stato definito in abbreviato), davanti alla prima sezione del Tribunale di Catania, presieduto dal giudice Roberto Passalacqua, che vedeva come parte civile l’imprenditore Maurizio Susinna, al centro di una sorta di incubo per un debito verso il giovane santapaoliano, culminato in una spezione punitiva.

Alla fine, a leggere il dispositivo di sentenza (le motivazioni fra novanta giorni) Nizza – difeso dagli avvocati Francesco Strano Tagliareni e Salvo Pace – risulta assolto dall’accusa di tentata estorsione, alla stregua di Filippo Scordino (difeso dagli avv. Rosario Arena e Andrea Gianninò), condannato a due anni per lesioni.

Inoltre, è stata rigettata la costituzione di parte civile del Comune di Mascalucia.

M.B.

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