Era stata arrestata pochi giorni prima Fortunata Caminiti, 47 anni, insieme al nuovo compagno, un latitante, Fabrizio Ceccio, mentre era a bordo di una nave Caronte armata di pistola col colpo in canna (clicca e leggi Arrestato sul traghetto un latitante e la sua compagna: avevano pistole con colpo in canna VIDEO).
E’ questo uno degli aspetti che hanno indotto gli inquirenti ad accelerare per il provvedimento di fermo della donna ed il motivo per il quale si sta cercando di capire se la donna, per l’omicidio di Roberto Scipilliti, si sia avvalsa di eventuali complici per mettere in pratica il piano omicida (clicca e leggi Il diabolico piano di Fortunata Caminiti per uccidere Scipilliti).
Si tratta, infatti, di colei che nelle prime ore del 14 gennaio 2017, per mano dei carabinieri della Compagnia di Messina Sud, era stata arrestata insieme al latitante Fabrizio Ceccio, pluripregiudicato messinese di 45 anni, attivamente ricercato da aprile dell’anno scorso, allorquando si era reso irreperibile poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di “associazione per delinquere finalizzata alle truffe, al riciclaggio ed alla ricettazione”.
In tale occasione i due provenivano insieme da una località del nord Italia ma il loro viaggio si era concluso a bordo di una nave “Caronte”, ad un passo della costa messinese.
Nella circostanza i due erano entrambi in possesso di documenti falsi ed armati di pistola con matricola abrasa, carica e con colpo in canna, ovvero una Beretta calibro 22 ed una Sig Sauer calibro 9, con 60 colpi circa di riserva.