“Non sono un sindaco ricattabile e non ammetto alcun tipo di coercizione politica”. Il sindaco di Riposto Enzo Caragliano commentando le dimissioni a sorpresa dell’assessore Gino Daidone, in quota al gruppo consiliare Libertà e Pensiero, esprime con forza la propria amarezza e denuncia apertamente che “la città di Riposto non può rimanere in sofferenza subendo passivamente il “tira e molla” esercitato da quattro consiglieri della mia maggioranza che, peraltro, mi accusavano di procedere troppo velocemente e da solo. Falso: la mia è stata, sin da subito, un’amministrazione collegiale, trasparente, determinata e che si esprime nell’interesse esclusivo dell’intera città. Evidentemente – rimarca il sindaco Caragliano – questi consiglieri non hanno ancora capito come intendo la politica; quella politica a servizio della collettività; quella politica del dare, come faccio sin dal primo giorno del mio insediamento. Da vero stakanovista, lavorando per la città anche per 12 ore di fila. Perché Riposto di questo ha bisogno. Chi è disposto a dare in questi termini – sottolinea il sindaco Caragliano – e con questa intensità, può certamente fare parte della maggioranza. Di un fatto sono comunque contento: finalmente, con queste dimissioni, si esce da questo spiacevole equivoco e ora, con assoluta serenità, posso guardare avanti con fiducia e determinazione nell’azione di rilancio della città. Questa è stata e sarà la mia filosofia e sono certo che solo con questa mentalità potremo andare avanti e realizzare tutti gli impegni assunti per la rinascita della nostra Riposto. Al gruppo consiliare Libertà e Pensiero, nel pieno rispetto del proprio motto, auguro la piena libertà e di pensare a lungo. Molto a lungo”.
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