Lo scorso 24 ottobre a Santa Venerina, in via Vittorio Emanuele n. 277, si è tenuto il secondo incontro di “GioVediamoci” (incroci di saperi e sapori), una serie di appuntamenti coordinati dallo storico prof. Giovanni Vecchio e organizzati nella propria sede dall’associazione “Storia Cultura e Sviluppo Territoriale” (Sto.Cu.Svi.T.). Il secondo meeting è stato dedicato alla coltivazione della vite e all’origine e sviluppo delle distillerie a Santa Venerina ed ha avuto inizio con il saluto del presidente dell’associazione, Domenico Strano, e la preziosa testimonianza sulla vendemmia nel territorio di Santa Venerina del prof. Antonio Pagano denominata “Quando la vendemmia era una festa”, letta da Teresa Maccarrone e Franco Cannata e accompagnata da immagini d’epoca in sequenza.
A rendere la serata ancora più gradevole sono stati Paola Cristaldi e Roberto Consoli, allievi del Centro Musicale ETRA di Linera, i quali hanno eseguito un difficile brano di Duke Ellington con due flauti. Durante la manifestazione altri intermezzi musicali sono stati eseguiti dai Maestri del Centro ETRA, Anna Ventimiglia al flauto e Bruno Morello al sassofono. Il famoso “Brindisi”, della Traviata di Giuseppe Verdi, eseguito al flauto dalla Ventimiglia ha concluso in bellezza l’incontro al quale è stato aggiunto un assaggio dei prodotti delle distillerie locali e di “mastazzoli” col vino cotto.
La serie autunnale degli incontri di “GioVediamoci” proseguirà il 28 novembre, con la presentazione del saggio “Comunità in festa”, di Domenico Strano, sulle festività religiose popolari, la presentazione della tesi di laurea di Melita Murabito su “Distretti turistici e territoriali dell’Etna” e, infine, con la testimonianza tramite racconti ed immagini dell’escursionista locale Sebastiano D’Aquino, il quale descriverà quello che è possibile scoprire attraverso i sentieri escursionistici a cominciare dal nostro vulcano.
Nhora Caggegi
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