Lo scorso venerdì 15 novembre, l’inaugurazione della mostra fotografica personale “I Paladini di Salvo Mangano”, ospitata nella Galleria Fiaf “Le Gru” di Valverde, ha aperto il sipario sull’opera del mastro puparo che continua a mantenere viva e produttiva un’arte antica, che rappresenta la Sicilia stessa. La mostra, che rappresenta un doveroso omaggio all’opera di Salvo Mangano, è stata curata da Gianfranco Consiglio, Alessio Drago, Giuseppe Fichera, Daniela Sidari e Pietro Urso, soci de “Le Gru”. All’inaugurazione, le presentazioni di Santo Mongioì (direttore Galleria Fiaf), Enzo Gabriele Leanza (Consigliere nazionale Fiaf), Pippo Pappalardo (docente e critico fotografico) hanno accolto i tantissimi visitatori, che sono rimasti affascinati dalle realizzazioni del mastro puparo.
La presentazione della mostra è stata curata da Daniela Sidari, che ha tratteggiato l’opera e il senso più profondo di un’arte antica. Parlando di Salvo Mangano, la Sidari, ha definito la mostra “una lenta scoperta, da parte degli autori Gianfranco Consiglio, Alessio Drago, Giuseppe Fichera, Daniela Sidari, Pietro Urso, della bottega del puparo e dei suoi pupi. Un ambiente piccolissimo ma colmo di meraviglie. Questa è la fucina di Salvo Mangano di San Pietro Clarenza, puparo dell’arte da più di quarant’anni. I pupi dai corpi e dai volti immobili sembrano osservare, emergono dall’ombra con i loro sguardi, eroi, donzelle, regnanti, maghi e cavalieri; Orlando, Rinaldo, Angelica, Rodomonte, uomini malvagi e infami, pagani e cristiani. Immagini di dettaglio di vestiti sontuosi, ricchi decori, lucenti armature con elmi, scudi e spade, visi come catalogazione delle diverse espressioni, occhi abilmente dipinti spalancati verso un mondo ulteriore, barba e baffi come si conviene ai paladini, corone per re e regine ma anche piume e raffinati merletti, si alternano a riprese in cui il maestro entra a far parte di questa rappresentazione, il puparo dipinge volti, costruisce e ripara costumi. Orgoglioso mostra i suoi pupi, li sceglie, li prende in mano, parla con loro accarezzandoli come suoi figli e poi improvvisamente la sua voce cambia di tono, fili ed aste collegati a braccia, gambe e testa incominciano ad animare un personaggio, e poi un altro; movimenti e mimiche divengono un tutt’uno, stralci di sceneggiate accendono battaglie rocambolesche. Poi tutto torna in quiete. Fra le sue creature egli è pupo fra i pupi”.
Le emozioni che sta regalando la mostra continueranno ad affascinare i visitatori fino al prossimo 29 novembre ma Salvo Mangano, con la sua arte ed i suoi pupi, sapranno regalare mille altre sensazioni ancora più a lungo.
Salvatore Rubbin