San Pietro Clarenza: percorso di riflessione e sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne
Sabato 30 novembre, presso l’Aula magna della Scuola di Polizia Penitenziaria, in via dei Papaveri n. 1, organizzato dal Comune di San Pietro Clarenza, assessorato alle Pari opportunità, con la collaborazione della scuola, si svolgerà il convegno “In genere… scelgo la parità! Per gridare il nostro no alla violenza”. Il programma prevede i saluti da parte del Sindaco di San Pietro Clarenza, Giuseppe Bandieramonte, del vice sindaco, con delega alle Pari opportunità, Mariagrazia Santonocito, della dirigente la scuola di polizia, Milena Mormina, della dirigente scolastica dell’“Elio Vittorini”, Angela Fiscella, del comandante della Polizia locale, Antonio Pappalardo.
I lavori, moderati dalla dott.ssa Cecilia Costanzo Pellegrino, psicologa, psicoterapeuta, consigliere comunale, vedranno gli interventi delle dott.sse Maria Franca De Luca, vice presidente Osservatorio interpartitico Regione Siciliana pari opportunità; Vita Salvo, coordinatrice Centro antiviolenza Thamaia, Giusi Scalia, assistente sociale del Comune di San Gregorio, referente dell’associazione antiviolenza Galatea, Letizia Di Vita, avvocato specializzata in Diritto penale. Alla fine della giornata ci sarà la premiazione dei ragazzi dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Elio Vittorini”, di V elementare e terza media partecipanti al concorso “Un tema in…formazione”, proposto dall’Associazione culturale la “Casa di Creta”.
Antonella Caldarella, presidente dell’Associazione ed autrice del monologo della drammatizzazione, con regia e musica di Steve Cable, ha detto: “Siamo inseriti nel progetto sul femminicidio del 30 novembre, ho pensato di strutturare, drammatizzare la storia di una donna fantasma, che alla fine svelerà tutto. Una donna semplice che vive la sua vita pensando alle fiabe che le raccontavano la mamma e la nonna. Si sposa con un uomo che la picchia, con violenza, ma lei ha un rapporto di grande amore con suo marito. Quando si rende conto della situazione che sta vivendo, con violenza, decide di lasciare il marito, ma lui la uccide. Non parla con nessuno della sua situazione di vita, ma subisce per il grande amore che nutre per il marito”. Una storia come tante con un filone di menti malate. Abbiamo spiegato tutto questo ai ragazzi, stimolandoli a cercare di comprendere quali sono i motivi per cui un uomo, arriva a certi limiti, uccidendo”.
Michele Milazzo