Acireale: il Lions Club prosegue il suo progetto di valorizzazione e commercializzazione del limone
La coltura del limone nella nostra area jonico-etnea è stata l’attività economica di gran lunga prevalente e remunerativa, ma l’intrecciarsi di vari fattori, riconducibili alle malattie della pianta e ad una limitata politica nazionale di protezione del prodotto (coltivato in Sicilia, Calabria e Campania), hanno poi portato alla riduzione delle aree coltivate, alla minore commercializzazione, a miseri o negativi bilanci per gli agricoltori. Riferiamo volentieri, pertanto, che il Lions Club Acireale, da alcuni anni, ha inserito fra i suoi Comitati di studio anche quello inerente la valorizzazione e commercializzazione del limone, dato che questo prodotto costituisce sicuramente un patrimonio economico, oltre che culturale, del nostro territorio. Aggiungiamo inoltre che i lions acesi, alcuni anni addietro, hanno realizzato un convegno specifico dal tema “Il Limone di Acireale” apprezzato dagli agricoltori e dai commercianti del settore.
«Nell’anno della mia presidenza, il 2012/2013 – ci dichiara il prof. Rosario Musmeci (foto) – si è pensato, d’accordo con il Presidente di Zona il dott. Paolo Rapisarda, socio del nostro Club, di allargare la tematica coinvolgendo anche gli altri Lions Club del territorio (Giarre-Riposto, Acicastello-Riviera dei Ciclopi, Acitrezza-Verga) dato che questo agrume, in effetti, è tipico di tutta la fascia costiera ionico-etnea. Il Convegno è stato organizzato ad Acireale presso la sede acese del C.R.A.-A.C.M. (consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura-agricoltura e colture mediterranee), in collaborazione con lo stesso C.R.A.-A,C.M., e ha avuto per tema “Il Limone dell’Etna, strategie per il futuro”».
Relatori sono stati il Prof. Giovanni Continella, già ordinario di Arboricoltura all’Università di Catania, il dott. Paolo Rapisarda, ricercatore CRA-ACM, l’agronomo dott. Silvio Cavallaro. Convegno svolto sulla concretezza, cioè, la volontà di affrontare non solo le tematiche generali riguardante tale agrume e il suo attuale stato di crisi, ma anche la possibilità di sbocchi che potrebbero fare rinascere l’interesse per il limone e, quindi, il suo sviluppo.
«Il Convegno – conclude il prof. Musmeci – ha presentato due elementi di novità. Quello della possibilità di un rinnovato sviluppo della coltivazione e, di conseguenza della commercializzazione del limone, perchè in Italia e in Europa oggi la domanda non è totalmente soddisfatta. È stato illuminante in tal senso l’intervento del dott. Fabio Moschella, presidente del Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa (IGP) che ha concretamente mostrato come nella provincia siracusana si sia riusciti a creare un sistema cooperativistico fra i vari produttori e come, da tale Consorzio, sia già rinata una sana economia di produzione e di commercializzazione del prodotto che sta valicando i confini nazionali. La seconda novità (assoluta) è stata la proposta di istituire proprio ad Acireale nei locali del C.R.A.-A.C.M, un “Museo del Limone” per conservare la memoria storica di ciò che questo agrume ha costituito per la nostra terra in lavoro e ricchezza».
L’attuale presidente del Lions Club Acireale, dott. Pietro Antonio Currò, con il sostegno di tutto il consiglio direttivo e dei soci, ha già iniziato a lavorare per portare a buon fine le due importanti novità del citato Convegno. (1° – continua)
Camillo De Martino