Il girone di ritorno del Giarre inizia nel segno di una vittoria che conferma la forza d’urto dei gialloblu
Nella prima giornata del girone di ritorno del campionato di Promozione, l’imbattuta capolista Giarre conquista l’ottava vittoria casalinga di fila, blindando così il vantaggio di 8 punti sulla sua diretta inseguitrice. Stavolta, la vittima di turno è quello Sporting Priolo che, all’andata, subì il pareggio gialloblu negli ultimi scampoli di gara. Tuttavia, la compagine ospite presentatasi al “Regionale”, estrinseca ben altro spessore tecnico perché rifondata quasi ex novo rispetto all’esordio stagionale. Questo dato, pertanto, impreziosisce il valore del risultato conseguito dall’undici di Romeo che, con il punteggio di 3-1, regola la formazione aretusea.
Nelle prime battute di gioco, fatica a prendere le misure allo Sporting Priolo il 4-2-4 predisposto da mister Romeo con gli esterni bassi Salvo Romeo e Ferrone a supporto della coppia di centrali difensivi, costituita da Famà e Licciardello, e con l’accoppiata La Spina-Patti sulla mediana in appoggio alla batteria di attaccanti costituita da Nirelli, Lu Vito, Aleo e Sottile. Il 4-4-2 dei rossoblu ospiti si caratterizza, infatti, per le corte distanze tra i reparti. In particolare, gli uomini di mediana della formazione ospite, occupando la metà di campo in tutta la sua ampiezza, condannano l’accoppiata La Spina-Patti ad una condizione di inferiorità numerica, accentuata dal pressing asfissiante esercitato nella zona nevralgica del rettangolo di gioco dalla squadra aretusea.
Il guardalinee annulla per evidente fuorigioco una rete dello Sporting Priolo, maturata a seguito di un’azione convulsa. Quest’episodio scuote il Giarre che inizia a macinare gioco sviluppando la propria manovra lungo le corsie esterne. Ed è così che un affondo di Nirelli culmina in un delizioso pallone indirizzato verso il cuore dell’area di rigore, dove Lu Vito in semirovesciata spinge la sfera al di là della linea di porta. Il portiere D’Alessio, infatti, intercetta il pallone quando ha già varcato la striscia bianca. È 1-0. I padroni di casa tentano di bissare il vantaggio e così, a seguito di una nuova incursione di Nirelli, il cui assist è sporcato in uscita dal portiere avversario, Sottile si ritrova tra i piedi la palla del 2-0, ma il nugolo di difensori schieratisi a protezione della porta costringe il fantasista gialloblu ad alzare troppo la mira sparando alto. L’1-0 gialloblu non demoralizza però gli ospiti, che provano a raddrizzare la gara per poi trovare il momentaneo 1-1: un’inzuccata, figlia di una sponda di testa, beffa, infatti, Nicotra.
Il pari agguantato dagli avversari rossoblu, scatena la rabbia della compagine jonica che non esita a catapultarsi in avanti al fine di riappropriarsi del vantaggio. Tuttavia, il centrocampo ospite intasa efficacemente gli spazi in mezzo al campo, per poi accarezzare il sogno dell’1-2, ma l’arbitro annulla per fuorigioco la rete ospite su rovesciata. Intanto, alla distanza, si rivela prezioso il gioco di sponda di Lu Vito, il quale si abbassa al fine di aiutare la mediana a liberarsi dalla pressione esercitata dagli ospiti. Ed è così che, in virtù di un delizioso pallone sfornato di testa da Lu Vito, Aleo aggredisce lo spazio per poi irrompere in area di rigore, superare il portiere e scaraventare in rete la palla del 2-1.
Nella ripresa, il Giarre si dispone in campo con un più equilibrato 4-4-2 con Sottile in mezzo al campo e Di Mauro schierato nella posizione di ala destra. L’ingresso di Galiano consente, poi, a Sottile di riposizionarsi di nuovo sulla fascia, mentre Ferrone e Nirelli si dispongono, rispettivamente, al centro e sul fianco della difesa. Ed è proprio il neoentrato Galiano che inventa una sventagliata per Puglisi, il quale, con uno splendido diagonale al volo ad incrociare sul secondo palo trafigge D’Alessio, regalando il definitivo 3-1 alla propria squadra. I padroni di casa potrebbero poi dilagare nel punteggio con Lu Vito, ma l’assolo dell’attaccante sfocia in una conclusione murata dal portiere ospite. Il triplice fischio consacra l’ennesimo successo di una formazione il cui percorso inizia ad assumere i connotati di una cavalcata trionfale.
Umberto Trovato