L’anno nuovo non porta novità di rilievo per la vivibilità di Mascali che, ancora una volta, resta penalizzata da cronici disservizi che ricadono sulla collettività. Da svariate settimane a Fondachello, frazione balneare e vero fulcro del turismo nella costa jonica, si registra una carenza di illuminazione pubblica che, indirettamente, in particolare a ridosso delle case estive disabitate durante il periodo invernale, favoriscono il fenomeno imperante dei furti in appartamento.
«Proprio nell’abitato di Fondachello – ha sottolineato Giovanni Pellizzeri, coordinatore del comitato civico “La Nostra Mascali” – vi sono pali dell’illuminazione posizionati lungo alcuni tratti di via Spiaggia che attendono, da lungo tempo, di essere riparati. Corpi illuminanti spenti, a causa anche dei petardi esplosi durante lo scorso Capodanno, e che ancora attendono di essere manutenzionati dal Comune». E la situazione si è ulteriormente aggravata a causa delle forti raffiche di vento, che hanno danneggiato alcuni impianti di pubblica illuminazione.
Stesso scenario a S. Anna di Mascali: nei pressi del depuratore, le strade circondate da micro discariche sono completamente al buio. Analogamente interi quartieri, come quello di via Vespucci a Carrabba, sono completamente abbandonati ormai da anni, tra voragini sul manto stradale e la grave e perdurante carenza di illuminazione, in danno ai tanti residenti costretti, loro malgrado, a muoversi di notte, nel buio pesto, per l’assenza di pali della pubblica illuminazione. Eppure, come denuncia il Comitato “La Nostra Mascali”, “si tratta di una delle zone ad alta densità abitativa. E in tema di disservizi sono ancora troppe le strade che necessitano di importanti e urgenti interventi di manutenzione”.
Tra le tante, si evidenzia il manto stradale di via S. Giuseppe (nella foto), nel tratto compreso tra Carrabba e Mascali centro (fino all’incrocio con via Immacolata) ridotto a “gruviera” per la presenza di buche, e dislivelli stradali che rappresentano un pericolo per l’incolumità pubblica di pedoni e automobilisti che utilizzano l’importante arteria. Il copione si ripete lungo la via Torrente Vallonazzo, una strada fantasma che collega Mascali con S. Anna: illuminazione mai esistita e manto stradale ridotto ai minimi termini. L’arteria è stata più volte teatro di gravi (e anche mortali) incidenti stradali.
“Mascali – sottolinea Pellizzeri – ha voglia di riscattarsi ed i servizi resi alla collettività sono la prima risposta tangibile di una Amministrazione che punta alla rivitalizzazione sociale di una città che cerca una propria dimensione”.
Mario Di Nuzzo