Enzo Napoli nuovo segretario provinciale, Jacopo Torrisi e Giuseppe Salerno i due vice segretari. Il nuovo presidente dell’Assemblea provinciale è invece Antonino Mirone
«Il nostro primo passo sarà quello di elaborare una piattaforma politico-programmatica creando da qui a un mese un gruppo di lavoro che dialoghi coi circoli, le associazioni di categoria, l’università e le parti sociali – ha dichiarato il neo segretario –. Non c’è tempo da perder perché il momento che stiamo attraversando, di gravissima crisi economico-occupazionale, ci impone di affrontare nodi cruciali a cominciare dal riordino della governance territoriale per lavorare a un’ipotesi di sviluppo locale condiviso. Ritegno che il primo passo di una segreteria provinciale, espressione di un così largo consenso, sia quello di lavorare a una proposta innovativa nella quale tutti dovranno riconoscersi. L’obiettivo sarà innanzitutto tornare ad occuparci dei temi che interessano ai cittadini a partire dal lavoro e dal sociale»
Al neo segretario giungono le congratulazioni anche delle parlamentari Concetta Raia, Ars, e Luisa Albanella, Camera dei Deputati «con lui oggi si apre una nuova fase del partito che deve tornare a fare politica nei territori, a più ampio raggio. Il neo eletto è la sintesi del nostro progetto ed a lui ed alla nuova segreteria auguriamo buon lavoro». Sulla nomina del neo segretario abbiamo interpellato anche il consigliere comunale di Giarre, Tania Spitaleri: «l’elezione di Enzo Napoli, al quale auguro buon lavoro, rappresenta un momento e un segnale di unità a seguito di un periodo oggettivamente tribolato della vita del PD catanese. Il neoeletto segretario, in continuità con il percorso già tracciato dal suo predecessore, Luca Spataro, dovrà dare assoluta priorità al rilancio del territorio, alla centralità dei circoli locali e ad un reale rinnovamento della classe dirigente. Ho piena fiducia nel fatto che Napoli voglia e sappia coinvolgere tutte le componenti e le risorse migliori di questo partito, mettendo a valore tutto, affinché si raggiunga un’unità vera e si scongiuri il pericolo che il futuro del Pd a Catania possa essere tracciato e deciso da un insieme di convitati di pietra»