Mancano i fondi per il completamento della messa in sicurezza del massimo tempio cittadino a causa dell’inadempienza delle Regione
Ad un anno dall’inizio dei cantieri, quando i giarresi cominciavano già a sperare di vedere al più presto riaperto il massimo tempio cittadino, simbolo della città di Giarre (senza offesa per le sette torri…), i lavori per la messa in sicurezza della chiesa madre di Giarre, duomo S. Isidoro Agricola, sono stati sospesi per l’omesso accreditamento dei fondi – un milione di euro – assegnati dalla Regione per l’esecuzione degli interventi. È stata la stessa impresa aggiudicataria dei lavori a spiegare, con un’apposita nota, i motivi della sospensione, dovuti al fatto che la Regione non ha accreditato all’appaltatrice dei lavori le somme preventivate per nessun dei due stati di avanzamento dei lavori.
Il progetto esecutivo degli interventi di risanamento statico nel duomo S. Isidoro Agricola prevede l’esecuzione di opere mirate di consolidamento della copertura della navata centrale e delle navate laterali; il rinforzo dei contrafforti e delle murature ad essi ortogonali; la sarcitura di lesioni; il monitoraggio dei movimenti della struttura; lavori di risanamento strutturale e altri interventi previsti per la conservazione dell’edificio, in particolare il rifacimento degli intonaci interni ed esterni; il trattamento e la pitturazione delle pareti interne ed esterne; interventi per la manutenzione del locale adibito a deposito per il fercolo; la ricostituzione delle modanature e degli stucchi in gesso posti all’interno della chiesa ed interessati dai lavori di risanamento strutturale; l’esame del quadro fessurativo e l’individuazione dei meccanismi di collasso. La maggior parte degli interventi di messa in sicurezza programmati è già stata effettuata, nel rispetto dei tempi previsti, per cui ogni giarrese auspicava che, entro pochi mesi, il duomo avrebbe potuto – letteralmente – riaprire i battenti.
Mario Vitale