A Francavilla di Sicilia Re Burlone non demorde, infischiandosene dei “patti di stabilità”, della “spending review” e dei bilanci “bocciati”, che quest’anno impediscono all’Amministrazione Comunale della cittadina dell’Alcantara di poter curare la caratteristica kermesse carnascialesca locale. La manifestazione, dunque, avrà ugualmente luogo, ma grazie allo spassionato impegno di un comitato civico, che raccogliendo le libere offerte dei cittadini conta di poter in qualche modo “salvare” una gloriosa tradizione che, eccezion fatta per l’anno della prima Guerra del Golfo (era il 1991), non ha mai subito interruzioni. A prendere la “coraggiosa” iniziativa è stato Carmelo Spitaleri, giovane operatore turistico nonché vicepresidente del Consiglio nel vicino Comune di Castiglione di Sicilia («ma – ci tiene a sottolineare – francavillese “doc”»), il quale nelle precedenti edizioni del Carnevale Francavillese è sempre stato artefice e protagonista di apprezzati carri allegorici e gruppi in maschera.
«Il sottoscritto e tanti altri miei compaesani – dichiara Spitaleri – non potevamo accettare l’idea di dover rinunciare al nostro amato Carnevale, unico nel suo genere per la sua spiccata connotazione popolare e farsesca e, come tale, conosciuto ed apprezzato anche a livello ultralocale. Un’edizione che salta, tra l’altro, può diventare una “pericolosa” consuetudine anche per le annate successive, e Francavilla non può permettersi di perdere pure questa sua importante tradizione. Quello di quest’anno, dunque, sarà un Carnevale Francavillese “privato”, nel senso che siamo dei singoli cittadini ad organizzarlo e non, come avveniva ormai da decenni, l’Amministrazione Comunale, stavolta impossibilitata a farlo per i noti problemi burocratico-finanziari. Inizialmente l’impresa ci sembrava alquanto ardua, ma in queste prime giornate di pubblica raccolta abbiamo riscontrato nei francavillesi una gran “voglia” di Carnevale: addirittura, quando noi del Comitato giriamo per strada, tanti cittadini sono loro stessi ad avvicinarci per consegnarci i loro contributi in denaro. Ed alcuni anziani ci dicono anche che è questo lo “spirito giusto” del Carnevale di Francavilla, in quanto all’origine tale manifestazione veniva, come quest’anno, organizzata da commissioni private e con l’esclusivo contributo finanziario della popolazione locale, senza per nulla scomodare le casse comunali. Quest’anno, insomma, il Carnevale Francavillese sarà veramente dei… francavillesi!
«Per intanto – anticipa il presidente del Comitato – siamo già in grado di assicurare l’allestimento di due serate di veglione e del pomeriggio dedicato ai bambini, per il quale desidero ringraziare i bar che generosamente lo sponsorizzano, ossia “Vincenzino”, il “Quadrifoglio Blu” ed il “Taboo”. Ed a proposito di ringraziamenti, uno va anche a Carmelino Puglisi, navigato organizzatore francavillese di eventi, per la preziosa consulenza tecnica che ci sta dando. Tra le iniziative collaterali avremo anche la “Lotteria di Peppa ‘a Pocca”, con in palio, manco a dirlo, un… gustoso maialino. L’obiettivo che ci prefiggiamo è, comunque, quello delle quattro serate (da sabato 1 a martedì 4 marzo). Purtroppo non potremo garantire i premi in denaro per i carri ed i gruppi partecipanti alle sfilate, che saranno comunque gratificati dall’ambito “Trofeo Vainasu” e da altri riconoscimenti “morali” ancora, tra cui il premio che ogni anno gentilmente assegna la locale sezione dell’associazione femminile “Fidapa”».
Del comitato civico, goliardicamente denominato “I Frati di Cannaluvari” (ossia “I Fratelli di Carnevale”), Carmelo Spitaleri è il presidente; al suo fianco si ritrova il vice Carmelo Magaraci, il cassiere Ciccino Sciacca, Tindaro Scirto, Gaetano Castrianni, Franco Puglisi e Salvo Giusa, tutti benemeriti cittadini francavillesi che da sempre si prodigano per animare la spassosa manifestazione cimentandosi in esilaranti farse o allestendo pittoreschi carri e gruppi in maschera. Vi sono, poi, tutta una serie di giovani collaboratori esterni (alcuni dei quali già da un paio di settimane indossano maschere e si abbandonano a “frizzi e lazzi”, introducendo in paese il clima carnascialesco), ovvero Andrea Rapisardi, Adriano Silvestro, Claudio Puglisi, Giuseppe Silvestro, Antonio Bruno, Enrico Munforte, Ciccio Mamazza, Maurizio Ottaviani ed i fratelli Salvatore ed Andrea Cavallaro.
Infine, la “semiseria”, ma significativa, considerazione di Ciccino Sciacca, tesoriere del Comitato nonché “storico” animatore, con i suoi comici travestimenti, del Carnevale Francavillese. «E’ inutile nascondere – sottolinea Sciacca – che Francavilla di Sicilia è, allo stato attuale, un paese profondamente spaccato politicamente. Ebbene: il nostro Carnevale 2014, almeno per un paio di giorni, vuole riunificarlo sotto le insegne dei simboli, tanto cari al nostro Re Burlone, dell’Asso di Bastone, della Salsiccia e del Baccalà, che sono sì “coloratissimi”, ma senza alcun… colore politico».
Rodolfo Amodeo
NELLA FOTO
Da sinistra: Ciccino Sciacca in una delle sue gag, alcuni membri del Comitato ed il presidente Spitaleri