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Riposto, il nuovo che… ritorna

Riposto, il nuovo che… ritorna

Di seguito un servizio relativo ad un primo bilancio dell’Amministrazione Caragliano a Riposto, pubblicato sul n. 1/2014 dell’edizione cartacea del Gazzettino, seguito dalla lettera inviataci dall’avv. Carmelo D’Urso contenente alcune sue valutazioni e risposte in merito al servizio di cui sopra

Riposto: tutto come previsto nel “rimpasto” della Giunta Caragliano che “accoglie” le dimissioni del consigliere Caltabiano per far posto a Biagio Daidone di “Pensiero e Libertà”

Dopo le smentite di facciata e i tanti “distinguo”, la vita politica ad amministrativa ripostese fa registrare l’ennesimo “colpo di scena” da lungo tempo atteso. Le “inattese” dimissioni dell’assessore Rosario Caltabiano per ”impegni professionali” liberano, finalmente (direbbe qualcuno), il posto in Giunta per Biagio Daidone, rappresentante del gruppo di “Pensiero e Libertà”. Gruppo che, in questi ultimi tempi, ha tanto sgomitato per l’agognato “posto al sole”. Posto che, fino alla costituzione dello stesso gruppo, era occupato, in qualità di loro rappresentante, dall’assessore Pappalardo Fiumara. Ma, a quanto pare, la visibilità, mediatica e di rappresentanza, ha fatto splendere di luce propria “l’astro nascente” della politica ripostese in maniera così accecante… da oscurare i consiglierei comunali di cui lo stesso avrebbe dovuto essere l’emanazione all’interno della Giunta. E così, tra mal di pancia e mugugni, si è lavorato il terreno per far attecchire e crescere il gruppo di “Pensiero e Libertà”, con l’obiettivo, persino dichiarato, di un posto “al sole”, senza interposta persona.

Per far posto al “rimpasto”, si è dovuto agire per liberare gli spazi. Il primo a farsi da parte è stato Nino Leotta che, con signorilità, ha preso le distanze dall’Amministrazione Caragliano, ricevendone, in cambio, anatemi e parole pesanti. Colpevole di aver “abbandonato” la casta dei “liberatori di Riposto”, è stato allontanato come un appestato “politico”. Migliore sorte è toccata a Saro Caltabiano che, dando seguito alle numerose indiscrezioni che circolavano da tempo, ha scelto di “farsi da parte” per “impegni professionali”, conservando il posto di consigliere comunale ma, allo stesso, tempo, togliendo dall’imbarazzo chi doveva “trovare” il posto al rappresentante di “Pensiero e Libertà”.

Nella “vicenda Caltabiano” spiace constatare che, da qualche tempo, lo stesso era messo alla gogna (mediatica) nel “cortile” virtuale di Facebook, dove veniva “citato” più per le sue scelte di vestire sportivo, con preferenza per le felpe dell’Aeronautica Militare, che per la sua operatività in seno alla Giunta Caragliano. Qualcuno stava preparando la folla alla sostituzione “indolore”, cominciando con le “denigrazione” dell’assessore Caltabiano? La domanda, per quanto faziosa possa venire bollata, è circolata da tempo, prima di trovare una prima conferma nelle dimissioni dell’assessore Caltabiano con la sua pronta sostituzione da parte della new-old entry Biagio Daidone.

Intanto, sul fronte delle opposizioni, dopo la scelta “ostruzionistica” delle migliaia di emendamenti presentati in sede di discussione consiliare di Bilancio, poi ritirati (secondo numerose voci di corridoi al termine di una trattativa “trasversale”, i cui termini ancora restano poco chiari), poco o nulla sembra muoversi sul versante delle proposte alternative all’attuale Amministrazione. Quest’ultima sta conoscendo una fase di grande apprezzamento da parte della cittadinanza, almeno per quanto sembra emergere dal “cortile virtuale” di Facebook, soprattutto grazia all’opera di “spettacolarizzazione” (intesa come elargizione di spettacoli ed appuntamenti culturali vari) operata nel periodo estivo e natalizio. Elargizione tesa a proporre Riposto come polo si attrazione turistica per turisti e villeggianti, puntando anche sulla voglia di risorgere che l’economia ripostese vorrebbe abbracciare dopo anni molto difficili. Peccato che, per quanto riguarda il rilancio turistico, poco o nulla si sia detto sulla scelta per la gestione della parte pubblica del bacino turistico, il solo fattore di sviluppo che si ha disposizione per Riposto. Una dimenticanza, travolta dal vortice di concerti, convegni, manifestazioni culturali ed elargizioni varie? Oppure il segnale che qualcosa si muove dietro il fumus degli spettacoli elargiti al popolo, senza che quest’ultimo debba pensare ad altro che non sia il “panem et circensem” dei “liberatori di Riposto”?

Corrado Petralia

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Carmelo D‘Urso

Via La Farina, 8

95018-Riposto

Al sig. Direttore del Gazzettino

Giarre

 Illustre sig. Direttore,

Corrado Petralia in un articolo sul Comune di Riposto dal titolo “Il nuovo che… ritorna” pubblicato a pag. 6 del Gazzettino del 25 gennaio 2014 scrive per inciso che gli emendamenti al bilancio del 2013 presentati dai consiglieri di minoranza sono stati ritirati “secondo numerose voci di corridoio al termine di una trattativa trasversale, i cui termini restano poco chiari“.

Non c’è stata alcuna trattativa tendente a reciproche concessioni, ma soltanto un breve incontro nel palazzo comunale sollecitato dal sindaco a mezzo del consigliere Giovanni Pennisi per sapere se i 24.930 emendamenti fossero stati presentati al fine di paralizzare l’attività del Consiglio e impedire l’approvazione del bilancio.

Nel corso del breve incontro, al quale ho partecipato solo io, oltre al Pennisi, ho rappresentato semplicemente che la presentazione degli emendamenti voleva essere un atto eclatante per reagire all’ostruzionismo della maggioranza, che aveva compresso in modo inaccettabile i tempi della discussione dei documenti finanziari. L’obiettivo è stato raggiunto, perché il fatto ha avuto una vasta eco.

Né sarebbe stato immaginabile, del resto, un esito diverso dal ritiro, in quanto l’esame degli emendamenti avrebbe impedito l’approvazione nei termini di legge dei predetti documenti con il conseguente scioglimento del Consiglio.

Nella medesima occasione ho rappresentato la necessità di ripristinare la previsione di spesa per il Parco delle Kenzie cancellata nel progetto di bilancio approvato dalla Giunta comunale per il 2013.

Tutto qui, anche se i dietrologi si sono a lungo esercitati nei siti informatici, da me non frequentati.

I consiglieri di minoranza, che sono organizzati in più gruppi, hanno sempre svolto la loro attività di controllo con grande chiarezza, intervenendo più volte per denunciare numerose illegalità. Lo hanno fatto in sede di discussione del bilancio e in sede ispettiva. Non solo, ma hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale su temi di grande interesse collettivo, quali quelli riguardanti la refezione scolastica e l’affidamento della gestione del primo bacino del porto turistico. Recentemente è stato denunciato il grave proposito di destinare in parte all’Area dei servizi sociali l’attuale sede della Biblioteca comunale, precludendo le possibilità di sviluppo di questa e dei servizi culturali, soprattutto per quanto attiene alla multimedialità. Non è questa la sede per entrare nel merito dell’attività della minoranza consiliare.

Una cosa è certa: tutte le iniziative saranno assunte alla luce del sole e senza alcuna confusione di ruoli. Le voci di corridoio ci saranno sempre e avranno come fine quello di rendere torbide le acque. Ad esse mi interesso soltanto allo scopo di eliminare gli elementi inquinanti e di dare agli elettori un’informazione corretta. La ringrazio per l’ospitalità e Le porgo deferenti ossequi.

Riposto 29 gennaio 2014.

Carmelo D’Urso

consigliere comunale

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