Che fine ha fatto la progettata ed importante via di collegamento che avrebbe dovuto decongestionare il traffico dei paesi limitrofi al territorio di Catania?
In molti si chiedono dove sia finito il finanziamento della Protezione Civile, di 12 milioni 500mila euro, per la costruzione del primo tratto della strada dell’Etna che, dalla tangenziale, nei pressi degli uffici Anas, porta a San Pietro Clarenza. Questa strada venne progettata circa 10 anni addietro, durante la presidenza alla Provincia Regionale di Catania di Raffaele Lombardo, con l’apporto dell’allora Sindaco di San Pietro Clarenza, Enzo Santonocito. Nel corso degli anni, si era vociferato che parti del finanziamento erano stati stornati per le scuole. A settembre 2010, in una intervista, il sindaco Enzo Santonocito, con il progetto dell’opera sopra il suo tavolo, ci chiarì la situazione dicendo: «Giorni addietro, i Sindaci di Misterbianco, Belpasso, Nicolosi, San Pietro Clarenza siamo stati chiamati dal presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, per discutere dell’opera e per dare il nostro contributo per gli atti che si devono fare successivamente, tra cui le varianti agli strumenti urbanistici dove occorre, ed avere la nostra disponibilità ad accettare questa importante arteria per la provincia di Catania, ma soprattutto per i paesi di Misterbianco, Belpasso, San Pietro Clarenza e Nicolosi».
Santonocito continua: «Oltre a rappresentare lo snellimento della viabilità, questa strada è fondamentale come via di fuga, considerando che attualmente la strada che porta all’Etna è molto tortuosa, trafficata ed attraversa diversi paesi. Da considerare che il territorio dell’Etna è zona a rischio, e sappiamo che quando succede un problema a causa di calamità naturali cosa viene a crearsi, i soccorsi possono ritardare, e possono sorgere tanti pericoli. Quindi, potremmo avere una via di fuga che, in pochi minuti, con poco traffico, potrebbe raggiungere la tangenziale e la città di Catania».
Ritornando all’incontro in Provincia, Santonocito affermò: «Nella riunione si è parlato di progetto definitivo, è quello che ci porta dalla tangenziale a Nicolosi, ma di un tratto che potrebbe diventare esecutivo per i 12 milioni e 500mila euro già finanziati dalla Provincia Regionale di Catania, che dalla tangenziale porta a San Pietro Clarenza, nei pressi della scuola di Polizia penitenziaria. Questo è un importante traguardo, che definisco storico. Basta considerare che si eviterà di passare da San Giovanni Galermo, evitando il traffico congestionato di quel paese che crea gravi ritardi per tutti. La realizzazione del primo tratto, che può diventare esecutivo a breve, consentirà, in 5 minuti, di arrivare dal nostro paese alla tangenziale. Consideri che a San Pietro Clarenza, vicino a questa strada vi sono le aree artigianali, che sono già state realizzate le opere di urbanizzazione, e si sta realizzando il centro direzionale. Con questa strada, queste zone avranno un valore diverso di quello che hanno attualmente, in quanto chi si insedierà nell’area artigianale e limitrofe avrà la possibilità che in pochi minuti arriva alla tangenziale. Altro fatto importante riguarda la scuola di Polizia penitenziaria, allocata nel nostro territorio, adiacente a questa strada. La scuola è meta di tanti corsisti, ma anche di ministri ed autorità civili, per loro significa avere l’autostrada per Palermo e Messina a pochi chilometri. Da anni che ci lavoriamo, prima con Raffaele Lombardo, adesso con Giuseppe Castiglione, che ha preso a cuore quest’opera, insieme all’ingegnere capo della Provincia, Giuseppe Galizia, e all’ing. Giovanni Di Mauro responsabile del Rup».
Sull’inizio dei lavori il sindaco Santonocito faceva sapere «che tra sei mesi si potrebbe rendere il progetto esecutivo e fra un anno potrebbero iniziare i lavori, evitando a molti cittadini di circolare nelle nostre strade tortuose ed obsolete, ma nel contempo si creeranno molti posti di lavoro».
Pare che tutte le belle promesse, con altrettante parole, finanziamento compreso, siano finite nel dimenticatoio. Con l’abolizione della Provincia di Catania, la realizzazione di questa strada rimane una chimere. A nome dei circa 100mila cittadini residenti, di tutta la comunità catanese lanciamo l’appello affinché il commissario alla provincia, ed i Sindaci dei paesi che ne trarrebbero beneficio, si attivino affinché l’importante arteria venga realizzata.
Santonocito, che lasciò la carica di Sindaco a giugno 2013, ribadisce: “Io ho lasciato il progetto alle espropriazioni”. Il Sindaco di San Pietro Clarenza, Giuseppe Bandieramonte dice: “Pare che la pratica sia ferma agli espropri che si dovevano fare”. Il Sindaco di Camporotondo Etneo, Filippo Privitera commenta: “La nostra Amministrazione è favorevole alla costruzione di questa strada, il nostro territorio sarà toccato marginalmente, ma alla nostra comunità potrebbe portare benessere e visibilità”.
Michele Milazzo