Linguaglossa, imprenditore Rosario Puglia scrive al prefetto: sono stato lasciato solo -
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Linguaglossa, imprenditore Rosario Puglia scrive al prefetto: sono stato lasciato solo

Linguaglossa, imprenditore Rosario Puglia scrive al prefetto: sono stato lasciato solo

Qui di seguito la lettera che l’imprenditore Rosario Puglia, più volte vittima del racket delle estorsioni, ha inviato al prefetto di Catania, denunciando di essere diventato “zimbello delle persone che ho denunciato, ma anche delle Forze dell’Ordine della zona in cui è allocata la mia Azienda”

Eccellenza,

Ancora una volta mi sento costretto ad evidenziare il disagio in cui sono costretto a vivere a causa di Istituzioni sorde. Ho denunciato il racket dell’estorsione e dell’usura in quanto parte offesa di diversi appartenenti a clan malavitosi. Ad oggi sono stati rinviati a giudizio diversi soggetti e proprio il 21 u.s. un altro di essi si è aggiunto, accusato di estorsione con l’aggravante mafiosa, a questo spero si aggiungeranno altri squallidi personaggi appartenenti anche alla Catania bene, ma vicini ai clan. E’ dal lontano 2008, data di inizio delle mie denunce, che tentano di appropriarsi della mia Azienda, hanno tentato di delegittimarmi, ma sicuramente otterranno quanto da loro progettato, con l’aiuto delle Istituzioni che stanno facendo morire l’Azienda e con essa le speranze di tanti lavoratori.
Ho fatto diverse azioni di protesta, ho tentato di mettere a repentaglio anche la mia vita, non perchè sia un povero pazzo, ma un cittadino che desidera protestare con tutte le sue proprie forze contro uno Stato totalmente assente. Non solo tardano ad arrivare ingiustamente gli aiuti economici previsti, ma non è stata tutelata neanche la mia incolumità.
Praticamente sono lasciato solo al mio destino, zimbello delle persone che ho denunciato, ma anche delle Forze dell’Ordine della zona in cui è allocata la mia Azienda, mi classificano un pazzo che ama far parlare di sè.
Eccellenza, mi aveva promesso in un momento molto critico della mia vita, il suo interessamento, ma sono trascorsi infruttuosamente sessanta giorni e ad oggi non vi è stata alcuna soluzione. L’unica vittoria è quella della malavita organizzata che sistematicamente rinnova azioni intimidatorie nei miei confronti, consapevoli della mia solitudine e del disinteresse totale delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine. Ho subito diversi danni alle mie cose, ma gli investigatori non sono riusciti a risolvere neanche uno di questi casi.
Eccellenza questo è il mio sfogo, Le chiedo nei limiti dei suoi impegni di essere ricevuto da Sua Eccellenza, in quanto mercoledì prossimo ogni azione di sostegno sarà vana.
Con Osservanza,
Rosario Puglia

 

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