Mascali: da un anno sospesa l'assistenza domiciliare agli anziani -
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Mascali: da un anno sospesa l’assistenza domiciliare agli anziani

Mascali: da un anno sospesa l’assistenza domiciliare agli anziani

Da circa un anno circa 100 anziani, tra cui numerosi soggetti con problemi di disabilità, attendono senza avere alcuna risposta, un intervento di assistenza domiciliare dal Comune di Mascali. Il servizio dal marzo del 2013 è stato sospeso per mancanza di fondi. Il Movimento La Nostra Mascali da accertamenti eseguiti al Comune – Servizi Sociali, sulla scorta di numerose segnalazioni, con amarezza ha appreso che il servizio di assistenza domiciliare è stato espletato fino al 2 marzo del 2013 da una cooperativa sociale (servizio semestrale con un costo di 75.950 euro)  e da allora non è stato più rinnovato per mancanza di copertura finanziaria. Attività di supporto, quelle sospese da circa un anno, che assicuravano assistenza (igiene personale e presso l’abitazione) a 60 anziani, tra cui 10 disabili.

Oggi le prestazioni vengono assicurate ad un numero ridotto di utenti, quelli più gravi,  che il Comune di Mascali ha inserito nell’elenco dei servizi  finanziati dalla Legge 328, nel quadro dei fondi regionali del Piano di Zona del distretto sanitario di Giarre. Complessivamente una ventina di anziani (tra cui sei disabili) a fronte degli originari 60, mentre, come detto, sono un centinaio gli utenti che hanno presentato richiesta di assistenza ai Servizi sociali del Comune e che dal febbraio dello scorso anno sperano di potere usufruire di un servizio di primaria importanza.

Dalle informazioni acquisite dal Movimento La Nostra Mascali la sospensione del servizio di assistenza domiciliare in favore delle categorie deboli è attualmente subordinata alla predisposizione del nuovo Bilancio comunale e non è dato sapere se verranno esaudite tutte le richieste di assistenza e, la mancanza di certezze preoccupa notevolmente quelle famiglie in difficoltà.

Secondo il coordinatore del movimento civico La Nostra Mascali, Giovanni Pellizzeri, “è inaccettabile assistere alla decurtazione di servizi essenziali come l’assistenza domiciliare con grave pregiudizio in particolare per le categorie deboli. Da mesi sono venuti meno – ed è molto grave – quei servizi imprescindibili volti ad assicurare a persone e famiglie interventi di assistenza, prevenendo quel gap discriminatorio che colpisce chi è affetto da disabilità, ma anche gli anziani che hanno un reddito basso, difficoltà sociali o problemi di autonomia familiare o economica. L’auspicio è che l’Amministrazione possa trovare e rapidamente le risorse necessarie per ripristinare un servizio fondamentale”.

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