Le indagini coordinate dalla dott.ssa Valentina Sincero, hanno ricostruito nel dettaglio un’articolata attività di spaccio di sostanze stupefacenti che aveva la sua base logistica nell’abitazione di Roberto La Spina, già sottoposto agli arresti domiciliari.
All’interno del proprio appartamento, in via Stazione a Fiumefreddo, infatti, Roberto La Spina, già noto alle forze dell’ordine e con precedenti specifici, aveva creato un vero e proprio laboratorio, in cui venivano, dapprima lavorate e “tagliate” le sostanze stupefacenti, tipo marjuana e cocaina, per poi essere cedute ai coindagati, i quali le mettevano in vendita sulle piazze di Giarre, Riposto, Taormina, Giardini Naxos e altre località limitrofe della zona ionica. Nel corso delle attività investigative, avviate all’inizio del 2013, i militari della Guardia di Finanza hanno posizionato nell’abitazione di La Spina, delle microspie che hanno consentito di ascoltare e documentare tutte le conversazioni intercorse tra il predetto e i suoi complici, durante i loro incontri, in cui organizzavano gli illeciti traffici e decidevano le zone e le modalità di spaccio.
Inoltre, un sistema di videosorveglianza, posizionato all’esterno dell’immobile, ha permesso di identificare tutti i soggetti coinvolti nell’attività criminale, nonché di svolgere servizi di pedinamento degli stessi.
Il GIP ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di sette indagati e quella degli arresti domiciliari nei confronti di altri due.
Ecco i nomi degli arrestati Carmelo Coco, Giuseppe Di Stefano, Carmelo Di Leo, Costantino Talio, Giuseppe Crisafulli, Roberto La Spina, Daniele Mannino, Santoro Giuseppe, Davide Maccarone