Appalto pubblica illuminazione. Adesso l’inchiesta entra nel vivo e promette importanti sviluppi. La dirigente della Terza Area, ing. Pina Leonardi è stata convocata in Procura e interrogata dal magistrato inquirente, dott.ssa Tiziana Laudani come persona informata sui fatti.
L’interrogatorio svoltosi lunedì pomeriggio è durato alcune ore e, secondo quanto si è appreso, la dirigente comunale ha ricostruito tutta la fase antecedente l’affido diretto, alla Telecom, per la gestione della pubblica illuminazione, ovvero quel progetto di finanza portato a termine con la scelta del soggetto promotore – l’impresa di Linera con a capo Rosario Fresta- ma che, a procedure ultimate, fu repentinamente sospeso con una duplice nota: quella del dirigente finanziario Letterio Lipari che restituì la proposta per mancanza di fondi e la lettera interna firmata dal sindaco pro tempore Teresa Sodano con la quale – con toni risoluti – intimò alla dirigente Leonardi di sospendere l’iter.
In quella lettera, l’ex sindaco Sodano, si spinse al punto da criticare aspramente l’operato della Leonardi, giudicandolo inopportuno e che non rispecchiava la volontà dell’Amministrazione. Una sottolineatura, quest’ultima, che, però, non faceva il paio con l’incarico affidato alla Leonardi – sottoscritto proprio dall’ex sindaco – ovvero di istruire le pratiche del progetto di Finanza culminate, poi, dalla nomina – sempre da parte della Sodano – della Commissione che esaminò i progetti.
È su questa fase che la Procura e la Guardia di Finanza stanno puntando tutta la loro attenzione; dopo l’annullamento precipitoso del progetto di finanza giunse a sorpresa la proposta della Telecom, prontamente recepita dall’amministrazione e che si trasformò, nel giro di pochi giorni, in delibera di Giunta: assessore proponente, Fabio Cavallaro che nel 2009 deteneva la delega di Bilancio e Finanze.
E con l’accelerazione delle indagini, la Guardia di Finanza, su delega della Procura, l’altro ieri si è recata all’Ufficio Tecnico acquisendo, per la prima volta, tutta la documentazione relativa al progetto di finanza. I finanzieri hanno preso possesso di tutta la documentazione relativa all’appalto della pubblica illuminazione e del contratto di leasing. Sotto la lente di ingrandimento – oltre alle procedure espletate nell’arco di tre anni e che hanno impegnato il Comune di Giarre a pagare, nel corso di un decennio, alla Telecom, che aveva ottenuto l’affidamento diretto, la somma di 8 milioni di euro – anche gli incartamenti del progetto di finanza, la nomina della Commissione e i documenti relativi alla selezione del migliore progetto, quello dell’impresa di Linera che, dopo essere stata ufficialmente informata di essere il soggetto promotore, non ha più ricevuto notizie dal Comune fino poi apprendere, per vie indirette, che era stata decisa la strada dell’affidamento diretto in favore della Telecom, cancellando tutte le pregresse procedure. L’indagine avviata dalla Procura, dunque, è entrata nel vivo e si avvierebbe alla conclusione e non si escludono, a breve, importanti colpi di scena.