“Nonostante il potenziamento dell’organico, l’acquisto di nuove autovetture di servizio, a tutto ciò non è stato mai contrapposto un concreto miglioramento dei servizi e specialmente in quest’ultimo periodo, si rileva un’assoluta anarchia ovunque: ambulanti in ogni angolo delle strade, assenza totale dei vigili, auto parcheggiate su tutti i marciapiedi e il tutto esasperato dalla situazione terribile che la città sta vivendo per via della cenere vulcanica”.
Un quadro descritto nei suoi particolari dall’ex sindaco Teresa Sodano in una lettera al vetriolo indirizzata al comandante della Polizia municipale, Maurizio Cannavò. Una sorta di testamento. Era il mese di maggio dello scorso anno, vigilia delle elezioni amministrative. La Sodano si toglieva un sassolino.
Il nuovo sindaco Roberto Bonaccorsi non ha ancora scritto ed è un vero peccato, visto che i servizi della Polizia municipale giarrese sono del tutto carenti. Al casello dell’autostrada il servizio è stato assicurato solo per i primi due mesi della nuova amministrazione: giusto il piacere di accontentare la “scopa nuova”, poi tutto è tornato esattamente come nell’era Sodano. Peggio. Ancora indietro, ai tempi di Giuseppe Toscano.
Via Pirandello assediata dalle auto in doppia fila con il caos nelle ore di punta e i vigili tutti rintanati in ufficio senza computer e stampanti, in un Comando da terzo mondo. L’unico servizio assicurato quello su via Callipoli. Come negli anni ’70, ai tempi di Scionti, Valente, Panebianco, Mangiagli e Pappalardo. Ma c’è ancora tempo per vedere girare qualche divisa e qualche stelletta. Almeno tre volte l’anno: per la calata del Calvario, per il ceppo natalizio in piazza Duomo (mitici i cappotti sovietici di leniniana memoria) e in occasione della Giara d’argento. Cosa vogliamo di più? Un corpo. Solo un corpo.. di fortuna!