Proseguono le visite della Guardia di finanza al Comune. Ormai quasi non fa più notizia. Il sindaco Roberto Bonaccorsi, recentemente, scherzando (non troppo) si era detto persino disponibile ad assegnare una stanza del Municipio alle Fiamme gialle per rendere più agevole il loro lavoro.
Proprio in questi giorni i finanzieri avrebbero richiesto alla segretaria comunale l’elenco con i nominativi dei vari assessori che si sono susseguiti nell’ultimo quinquennio durante la sindacatura Sodano. Non è dato sapere quale sia la motivazione di questa inedita richiesta. Attendiamo fiduciosi. Tuttavia, restano ancora troppi i misteri che gravano su alcuni fatti inquietanti sui quali, a distanza di mesi, non si hanno risposte. Proviamo a rispolverare.
Che notizie si hanno sulle indagini avviate nei mesi scorsi su presunti rimborsi irregolari di cui avrebbero beneficiato alcuni consiglieri comunali durante la scorsa Consiliatura (2008/20013)? E ancora: della votazione taroccata dell’elezione del presidente del Consiglio, la scorsa estate, con l’introduzione di una scheda palesemente contraffatta? Silenzio assoluto.
E della microspia trovata sul climatizzatore nella stanza della dirigente della III Area ing. Pina Leonardi? Chi l’ha messa quella cimice alimentata dallo stesso impianto elettrico del climatizzatore e soprattutto perché?
Si hanno notizie, poi, della spaventosa lievitazione dei costi per l’adeguamento della nuova sede comunale di viale Federico di Svevia: oltre 1 milione di euro, piante grasse comprese? E sulla raccolta di documenti al Comune , ad opera dei carabinieri, sulla questione relativa agli interventi di manutenzione eseguiti con la formula della somma urgenza (anche quando non si trattava di situazioni improcrastinabili)?
E della mobilia – in parte nuova di zecca – abbandonata da anni sotto gli spalti dello stadio? Anche in questo caso il silenzio è d’obbligo.
E poi a seguire: il concorso interno riservato ai dirigenti sul quale – si apprende – ci sarebbe anche una vecchia indagine della Guardia di finanza di Riposto; il concorso per l’implementazione del corpo di Polizia municipale con presunte forzature e selezione di nomi concordati; l’appalto per la gestione del servizio postale all’interno del Comune, la cui gara è stata oggetto di una dettagliata interrogazione consiliare; l’appalto milionario sulla pubblica illuminazione (senza gara) per il quale solo nei mesi scorsi è stata avviata una indagine – tutt’ora in corso. E cosa dire, poi, degli scomputi sospetti per i quali, di recente l’Ufficio Ispettivo della Regione ha richiesto tutta la documentazione? Il verminaio giarrese può ancora attendere?