La scelta delle dimissioni condizionata da meri motivi di lavoro e di famiglia. Subentrerà Concetta Pagano
Giuseppe Gullotto, nelle scorse amministrative primo eletto nella lista “Il paese che vogliamo”, si è dimesso dalla carica di consigliere comunale. Egli ha formalizzato le sue dimissioni, immediatamente efficaci, con una lettera inviata al sindaco Michele Mangione, al presidente del consiglio comunale Antonino Grillo, a tutti i consiglieri e al segretario comunale. Nella missiva l’ex consigliere così motiva la sua decisione: “il mandato elettorale conferitomi presuppone un impegno costante al servizio della città […] e tenuto conto che impegni lavorativi e familiari, non mi permettono di adempiere pienamente il mandato che gli elettori mi hanno assegnato, com’è stato in passato con i ruoli che ho assunto da vicesindaco e consigliere provinciale […] con dispiacere, ma con la consapevolezza che il ruolo di consigliere comunale deve essere svolto nella sua interezza e con un impegno temporale che in questo periodo della mia vita mi è impossibile dedicare, rassegno le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale di codesto Comune”. Augurando buon lavoro all’amministrazione e al consiglio comunale, l’ex consigliere chiude le sue dimissioni scrivendo: “chi mi sostituirà si impegnerà nell’interesse della collettività e del mandato elettorale, in linea con i principi del programma elettorale del nostro candidato a sindaco [Umberto Proietto, NdR] e della lista che lo sosteneva.
Secondo i dettami del regolamento del consiglio comunale, alla surrogazione si provvederà nella prima adunanza utile. In quella seduta si prenderà atto della vacanza e si convaliderà l’elezione del candidato che nella medesima lista abbia riportato il maggior numero di preferenze dopo gli eletti (Minissale, oggi transitato nel gruppo Pdl, e l’uscente Gullotto), previo accertamento dell’insussistenza delle cause di ineleggibilità e incompatibilità previste dalla legge. Pertanto a subentrare nella carica di consigliere per la lista “Il paese che vogliamo”, previo formale giuramento di rito – salvo rinuncia – sarà Concetta Pagano, che nella vita svolge la professione di consulente del lavoro.
Mentre il dibattito politico s’infiamma, con la surroga il quadro consiliare tra maggioranza e opposizione non dovrebbe mutare. Secondo quanto ci riferisce Umberto Proietto, candidato a sindaco e leader della lista “Il paese che vogliamo”, anche la neo consigliera siederà negli scranni dell’opposizione. “Purtuttavia – dichiara Umberto Proietto – siamo disponibili al dialogo senza pregiudizio, sosterremo le proposte e le iniziative dell’amministrazione rispondenti al nostro programma elettorale nell’interesse della cittadinanza”.
Nonostante i buoni propositi che provengono da più parti, la mancanza di una maggioranza numerica in consiglio è una delle questioni politiche più spinose per l’amministrazione del sindaco Mangione. Per dare una netta sferzata all’attuale situazione di conflittualità politica e di contrapposizione infruttuosa va da sé che l’amministrazione dovrà comunque trovare un’intesa per allargare la coalizione e assicurarsi la governabilità. Secondo alcune indiscrezioni, nel corso di un vertice di maggioranza allargato ad alcuni soggetti dell’opposizione – con i quali esisterebbe già da qualche tempo un accordo finora tenuto nel cassetto –, lunedì 28 aprile il sindaco e i gruppi di maggioranza tenteranno di risolvere la lunga riflessione politica interna per trovare una convergenza sperando di dirimere la grana “maggioranza numerica”. In conseguenza di ciò, potrebbero entrare in maggioranza i tre della lista Del Campo Sindaco cui fanno parte il vicepresidente del consiglio M. Serena Russo e i consiglieri Carmelo Giarrizzo e Alfio Ragaglia, questi ultimi già assessori dell’ex giunta Del Campo.
Gaetano Scarpignato