Un eco-mostro che non solo distruggerebbe la bellezza della baia di Naxos, ma che ha tutti i presupposti per essere l’ennesima speculazione ai danni dei commercianti della città. È questa la linea di battaglia di Legambiente espressa più volte e ribadita durante la conferenza stampa di questa mattina tenutasi presso l’Hotel Palladio di Giardini Naxos.
Nella sala gremita di cittadini, attivisti e qualche “rappresentante comunale” presente a titolo personale, sono intervenuti il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia e Caterina Valentino, presidente del circolo di Legambiente Taormina/Alcantara. Tema centrale, la convocazione di lunedì 28 aprile della Conferenza dei Servizi propedeutica per l’approvazione o annullamento del nuovo progetto della Tecnics, progetto che desta non pochi dubbi e presenta molti ostacoli, l’ultimo in ordine di tempo, il ricorso presentato e vinto nel giugno scorso dall’associazione Mediterranea che, di fatto, annulla i precedenti pareri favorevoli della Sovrintendenza di Messina.
Entrando nel dettaglio, il progetto della Tecnics, nella sua seconda versione, non cambia la sua impronta di porto commerciale, con centri commerciali a due piani, parcheggi, ristoranti e boutique, prevede lo svuotamento di parte del bacino sabbioso antistante il palazzo Paladino e in barba all’eco-sostenibilità, tanto osteggiata nelle prefazioni progettuali, l’utilizzo di migliaia e migliaia di metri cubo di cemento armato.
Inoltre, viola pesantemente i vincoli paesaggistici ed archeologici, l’area infatti è inedificabile dato il confine del Parco archeologico di Naxos, dove con certezza è stata individuata l’area del porto della prima colonia greca in Sicilia del VIII secolo a. C. con il suo monumentale arsenale del V secolo a.C..
In ultimo, ad aggiungere ulteriori dubbi è il finanziamento del progetto che in prima battuta doveva essere interamente coperto dalla Tecnics, ora invece il capitale investito dalla società si è ridotto a soli 6 milioni di euro su una cifra totale di 50 milioni, 25 milioni arriveranno da finanziamenti regionali e il resto con prestiti e mutui erogati dalle banche.
Sembra proprio che lunedì, in Conferenza dei Servizi, arriverà una bella gatta da pelare,visto il cambiamento di rotta sul capitale, non sarebbe il caso, si chiedono i cittadini, di valutare un altro modo per investire questi 25 milioni di euro?.
Render progetto del porto realizzati dalla Tecnics s.p.a.