Cinque mesi di presidenza. Neanche il tempo di una stagione (leggi l’articolo dell’insediamento “Confcommercio si è armata”). Armando Cutuli ha gettato la spugna e da ieri non è più il presidente della Confcommercio di Giarre. Le dimissioni sono giunte al termine di una lunga e convulsa riunione del direttivo dei commercianti. Cutuli non è riuscito in questi mesi ad imporre la propria linea d’azione. Già a Natale si erano avuti i primi segnali. Cutuli era già rimasto solo. Eppure tutti ricordano quella foto: il direttivo con i coltelli tra i denti, pronti a colpire. La schiena di Cutuli.
Come detto dietro le dimissioni di Cutuli vi sarebbero le incomprensioni. Le aperte divergenze con alcuni componenti del direttivo. Poi la cocente delusione per non essere riuscito, Cutuli, a coalizzare gli operatori commerciali, coinvolgendoli in varie iniziative tese al rilancio della città e quindi alla rivitalizzazione del commercio. L’annullamento della manifestazione “I Sensi di Maggio”, in programma dal 18 maggio al primo giugno e sulla quale da mesi Cutuli lavorava, è la prova lampante del fallimento. La manifestazione che coinvolgeva l’Amministrazione e la Pro loco, è definitivamente saltata e questo perché Cutuli è rimasto da solo, senza un direttivo al seguito e, soprattutto, privato dal sostegno degli operatori commerciali sempre scettici e poco inclini a mettere le mani in tasca per finanziare iniziative e manifestazioni promozionali. Sulle dimissioni di Cutuli si dice profondamente dispiaciuto il sindaco Roberto Bonaccorsi: “In questo breve periodo di collaborazione era nata una fattiva partecipazione, un reciproco coinvolgimento con prospettive di iniziative comuni: mi dispiace che il percorso si sia interrotto provocando l’annullamento di una manifestazione, I sensi di maggio, per la quale pensavamo di contribuire con un arredo floreale in piazza Duomo”. La Confcommercio, dunque, coerentemente con lo status di Giarre, riparte da zero. “I Sensi di maggio”? Già, solo una sensazione: il fallimento.