Il sindaco di Gaggi, Franco Tadduni, è stato l’unico, tra quelli dei tanti Comuni della Valle dell’Alcantara e della zona tirrenica messinese collegati dalla Strada Statale n. 185, a chiedere all’Anas conto e ragione in merito all’intervento di scerbatura effettuato nei giorni scorsi dall’ente stradale sulla transitatissima arteria utilizzando una sostanza ritenuta estremamente inquinante e pericolosa per la salute umana quale il Glifosato.
La questione era stata sollevata nei giorni scorsi dal nostro giornale (leggi l’articolo S.S. 185, la strada “avvelenata”), sulla base della pubblica denuncia della biologa messinese Ermelinda Simone, preoccupata per l’impiego della suddetta sostanza.
Dal canto suo, il distaccamento “Anas” di Misterbianco (CT), artefice di tale intervento, ha così risposto al sindaco Tadduni: «È stato effettuato il diserbo dei bordi esterni della carreggiata della S.S. 185 mediante l’utilizzo di un prodotto chimico a base di “Glifene” e ponendo in essere, lungo tutto il percorso dell’arteria in oggetto, le necessarie indicazioni; il prodotto utilizzato non è pericoloso, stante che anche in caso di ingestione basta bere due bicchieri d’acqua; di tale intervento abbiamo, comunque, preventivamente informato la Prefettura, che nulla ha osservato al riguardo; nei prossimi giorni provvederemo a trasmettere a tutti i Comuni interessati la documentazione comprovante l’assoluta regolarità di tale intervento».
Ma ci si chiede: sono sempre a portata di mano i “due bicchieri d’acqua” per chi dovesse avere l’eventuale consapevolezza di aver ingerito verdure e prodotti agricoli vari raccolti in questi giorni ai margini della S.S. 185?… E la Prefettura, che ha approvato tale intervento, ha adeguata contezza delle “proprietà” del Glifene?…
Rodolfo Amodeo
FOTO: uno dei cartelli indicanti il recente intervento di scerbatura lungo la S.S. 185 ed il sindaco di Gaggi, Franco Tadduni