È ufficiale. Abbiamo la palla di vetro. Meglio. Il polpo “Paul Paul” può ritenersi licenziato. Sono state tutte rispettate le previsioni sulla nomina dei componenti del collegio difensivo del Comune di Giarre (leggi l’articolo del 04 aprile sulle previsioni Giarre e gli avvocati, questione di “fiducia”). È di oggi la nota ufficiale del sindaco che comunica i nominativi. Scelte fiduciarie, sia ben chiaro, eppure si è fatto ricorso alla procedura dell’avviso pubblico. E nonostante le nostre accorate raccomandazioni sul fatto che il dato era tratto e che i nomi erano stati scelti in virtù di un ragionamento di pura lottizzazione politica (decisamente becera lottizzazione), al Comune sono pervenute 19 manifestazioni d’interesse per i cinque posti di avvocato e 4 per l’incarico di commercialista. Evidentemente ignari delle logiche “bonaccorsiane” hanno trasmesso i propri curricula. Segno che ancora qualcuno crede nella cicogna che recapita a domicilio i bambini alle rispettive mamme.
Alla fine conta il risultato: le nomine rispecchiano pienamente gli accordi, ogni lista rimasta fuori dai giochi, ogni trombato dalle scorse elezioni amministrative, ha avuto il proprio rappresentante con un’unica sorprendente novità. Tanino Cavallaro, forte del suo consenso elettorale, abbandonato lo storico pigmalione donzelliano, opportunisticamente passato con il Nuovo Centro Destra, è riuscito ad entrare da una finestra in Municipio. E in questa trasformazione politica ne ha risentito anche la sua fede religiosa passata dal cattolicesimo al rito “pagano”. Vallo a spiegare ora al cappuccino di piazza Carmine… A maggio la primavera esplode con la fioritura e cosi nessuno potrà stupirsi sul fatto che la Primavera giarrese ha fatto sbocciare un bel papavero: l’avv. Mario Cavallaro che finalmente (ci sono volute due competizioni elettorali) varca personalmente la soglia di via Callipoli 81. Nessun dubbio poi sul fatto che il futuro a Giarre passi attraverso i fratelli Turrisi, Aurelio, fratello del vice presidente del consiglio Angelo Turrisi, ha ottenuto il suo posto. E nel collegio degli avvocati, come ampiamente anticipato, non poteva mancare il buon Rudy Grasso rinGALluzzito dopo l’esperienza maturata con la Sodano e ora “Mangano” a dirlo è pronto per una nuova avventura al Comune. L’ultimo avvocato prescelto è una sorpresa autentica. Per alcune precise ragioni. Sinceramente neppure il polpo “Paul Paul” immaginava che il nome dell’avv. Mario Leotta, santalfiese doc, giarresizzato da qualche anno, potesse essere espressione niente poco di meno che di Carmelo Strazzeri. Articolo 4, da socio sostenitore, ha avuto il suo piccolo orgasmo politico. Nessun dubbio, infine, sulla scelta della commercialista Maria Calabrò, prima dei non eletti della lista “Tutti per Giarre”. Il marito, il bancario giarrese Biagio Andò, nominato assessore in prima battuta da Bonaccorsi, alla vigilia del ballottaggio, era stato costretto a fare un passo indietro per concedere il posto a Salvo Patanè. Risarcimento politico? Solo una mezza riparazione in tempo di crisi economica, politica e morale.