In mostra alla “Taverna” di Via Tysandros le suggestive immagini della montagna più alta della Terra immortalate dal “temerario” geologo ed insegnante di Taormina per documentare l’ennesima sua “impresa estrema”, che si aggiunge alle tante affrontate insieme agli inseparabili “compagni d’avventura” Daniela Crinò ed Adriano Di Pietro
E’ visitabile sino a domenica prossima, 25 maggio, la mostra-documento “Sul cammino dell’Everest”, ospitata a Giardini nei locali del ristorante-pizzeria “La Taverna” di Via Tysandros su iniziativa del locale “Fotoclub Naxos”, guidato dal presidente Angelo Savoca.
Per ancora alcuni giorni, dunque, alle pareti del rinomato ritrovo naxiota sarà possibile ammirare una quarantina di foto della più alta vetta della Terra (a quasi novemila metri sul livello del mare) facente parte della catena montuosa dell’Himalaya (al confine tra la Cina ed il Nepal); a scattarle è stato il taorminese Manlio Passalacqua, geologo e docente di Geografia amante dell’avventura e delle imprese cosiddette “estreme”, che lo hanno anche visto protagonista negli Stati Uniti d’America di un volo della “N.A.S.A.” in assenza di gravità, di una spedizione al Polo Nord, di una “caccia fotografica” invernale delle aurore boreali e di tutta una serie di esperienze “solitarie” in Islanda, da lui considerata “un paradiso in terra”.
E, per le prossime settimane, il prof. Passalacqua ha in programma un nuovo volo a “gravità zero” da una base aerea dell’Arizona, voluto dall’associazione “Spaceland” in collaborazione con l’ente spaziale americano, che gli hanno affidato la delicatissima mansione di tecnico di bordo.
Al recente taglio del nastro della mostra fotografica di Manlio Passalacqua alla “Taverna” di Giardini Naxos erano presenti anche i suoi fedelissimi “compagni di viaggio” Daniela Crinò ed Adriano Di Pietro.
La prima è un’avvocatessa ed imprenditrice turistica che coltiva da sempre la passione per i viaggi e per l’avventura. «Daniela – ci ha dichiarato al riguardo Manlio Passalacqua – è la vera “anima” del gruppo, in quanto ci ha sempre aiutato a superare tutte le difficoltà, anche quando esse apparivano insormontabili: il suo contributo supera di gran lunga qualsivoglia nostra conoscenza tecnica».
Il ventiseienne Di Pietro è, invece, un ex alunno del prof. Passalacqua, il quale non si è mai distaccato da quest’ultimo, condividendone le passioni. «Malgrado la giovane età – ci ha voluto sottolineare il docente con riferimento al suo allievo – Adriano ha già inanellato esperienze e traguardi invidiabili: le sue capacità intuitive, la sua saggezza decisionale e la sua prudenza operativa (tutte qualità molto rare nei suoi coetanei) si rivelano essenziali nei momenti più delicati delle nostre spedizioni».
Rodolfo Amodeo
FOTO: da sinistra Manlio Passalacqua, Daniela Crinò ed Adriano Di Pietro durante l’inaugurazione della mostra al “Fotoclub Naxos”