Emergenza casa a Francavilla di Sicilia -
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Emergenza casa a Francavilla di Sicilia

Emergenza casa a Francavilla di Sicilia

Sul municipio di Piazza Annunziata cominciano a fioccare i ricorsi al Tar dei cittadini in totale stato di indigenza cui il Comune non riesce a garantire un’abitazione. E c’è chi invoca l’edificazione di nuovi alloggi popolari o l’utilizzo dei tanti immobili abbandonati del centro storico

Grazie anche alla proficua collaborazione con alcune associazioni di volontariato, come “Penelope” ed “Altro Domani”, l’attuale Amministrazione Comunale di Francavilla di Sicilia, guidata dal sindaco Lino Monea, si prodiga da tempo per venire incontro ai nuclei familiari ed ai singoli cittadini in stato di indigenza economica. Non sempre, però, sono sufficienti il servizio di mensa sociale o la distribuzione dei pacchi alimentari: stanno aumentando in maniera esponenziale, infatti, i francavillesi che non si ritrovano più i soldi per pagare l’affitto e potersi garantire un’abitazione dignitosa.

Di fronte a tale emergenza, con la quale fanno ovviamente i conti anche gli altri Comuni, sarebbe opportuno riattivare politiche sociali mirate alla concessione di alloggi popolari o, ancor meglio, all’acquisizione al patrimonio comunale dei tanti immobili in stato d’abbandono presenti nei nostri centri storici per poi metterli a disposizione dei senza casa. Ma l’attuazione di tali “strategie” richiede sicuramente del tempo, mentre sul Comune di Francavilla sta già pendendo la spada di Damocle di un paio di ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale presentati da cittadini in serissime difficoltà finanziarie ai quali, di recente, l’ente di Piazza Annunziata ha rigettato le relative istanze con cui gli stessi richiedevano l’assegnazione di un alloggio.

I legali di questi senza tetto si sono, in particolare, appigliati a tutta una serie di normative e pronunciamenti giurisprudenziali dai quali si evince che, di fronte a qualsivoglia richiesta avanzata da un cittadino, un sindaco o, come nel caso di specie, un dirigente comunale non possono “sic et simpliciter” rispondere di non poter fare nulla, ma devono bensì attivare le opportune procedure per verificare la fondatezza di tale richiesta e l’eventuale sussistenza delle condizioni per poterla esaudire, mettendo altresì il soggetto richiedente nelle condizioni di conoscere l’ufficio ed il funzionario responsabile del procedimento nonché i rimedi da esperire e gli organi cui rivolgersi in caso di inerzia della pubblica amministrazione.

Pertanto, sulla scorta delle suddette argomentazioni, è stato chiesto al Tar di Catania l’annullamento dei provvedimenti con cui l’Amministrazione Comunale della cittadina dell’Alcantara ha ufficialmente respinto le richieste di alloggio pervenutele negli ultimi mesi. Ma gli avvocati hanno anche invocato il diritto dei loro assistiti ad aver risarciti i danni materiali e morali da essi subiti in questo frattempo a causa delle presunte inadempienze degli inquilini del palazzo municipale.

I giudici amministrativi, per intanto, hanno già ammesso i ricorrenti al gratuito patrocinio avendone riconosciuto l’effettivo stato di assoluta indigenza, forse sottovalutato dalle istituzioni locali, le quali adesso rischiano di doversi accollare spese legali ed oneri risarcitori vari.

Sulla delicata questione dice la sua il giovane avvocato nonché ex consigliere comunale Andrea Lo Presti. «Purtroppo – dichiara quest’ultimo – con il venir meno del nostro Consiglio Comunale, decaduto nei mesi scorsi per non essere riuscito ad approvare il Bilancio 2013, adesso i problemi della comunità francavillese sono inevitabilmente destinati ad essere dibattuti e possibilmente risolti nelle aule di tribunale ed a “colpi” di sentenze. Chissà…: in questo “vuoto” della politica, forse sarebbe il caso di passare la parola direttamente ai cittadini utilizzando l’altamente democratico strumento dei referendum, previsto dal nostro Statuto per dare modo alla popolazione locale di avanzare proposte ed incidere sulle scelte del sindaco e dei suoi assessori. In ogni caso, pur non rivestendo più alcun ruolo istituzionale, da semplice cittadino mi sento di esortare chi attualmente governa Francavilla ad attenzionare urgentemente e seriamente il problema della casa, magari attivandosi per realizzare degli alloggi popolari, di cui nel nostro paese non si parla più da ormai diversi decenni, oppure utilizzare i tanti edifici disabitati avviando un’interlocuzione con i rispettivi proprietari».    

Rodolfo Amodeo

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