Piuttosto, il Comune di Fiumefreddo, con il sindaco Marco Alosi in testa, ha indetto la giornata dedicata al randagismo. Al Casale Papandrea tanti piccoli amici a quattro zampe, accompagnati dai loro rispettivi padroni, sono stati “chippati” durante tutta la mattinata ed in forma gratuita da personale altamente qualificato dell’Unità U.O. Veterinaria del distretto di Giarre. Inoltre gli alunni delle classi dell’Istituto Comprensivo “Verga” di Fiumefreddo hanno partecipato alla conferenza sul tema “Educare vuol dire rispettare” tenuto dal dott. Giuseppe Distefano, istruttore cinofilo e mediatore culturale interspecifico.
I ragazzi hanno tempestato l’esperto di domande per soddisfare le loro curiosità sui cani. Per effettuare un confronto, con i 50 studenti intervenuti, il cinofilo ha portato con se tre diverse razze di cuccioli facendole interagire direttamente con gli alunni e dimostrando che la cosa più importante da fare è quella di educare il nostro amico a 4 zampe per fare in modo di dargli la padronanza del muso e non aggredire il suo interlocutore, rispettando il senso civile.
Oltre alle possibili soluzioni per risolvere la problematica sono state proiettate alcune foto di cani che si trovano al canile, per facilitare le adozioni e con la possibilità di compilare la relativa documentazione di affido.
Soddisfacente la partecipazione dei rappresentanti politici dei Comuni limitrofi con la presenza del sindaco di Calatabiano Pippo Intelisano, il sindaco di Riposto Enzo Caragliano, il sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi, l’assessore di Giarre Piera Bonaccorsi ed i rappresentanti della Polizia municipale di Linguaglossa, tutti particolarmente vicini alla problematica.
“Di concerto con i sindaci della zona – afferma il sindaco Alosi – abbiamo deciso di organizzare questa giornata per riflettere su una tematica molto importante. Ci è servito per far capire che forse è più facile educare un cane che non educare tanti e tante persone che abbandonano gli animali al loro destino, incrementando la proliferazione del randagismo. Il primo passo è stato quello di educare i ragazzi, il futuro della nostra società, mentre il secondo quello di creare una sinergia tra le singole amministrazioni comunali e le Polizie municipali per effettuare gli adeguati controlli ed evitare questo triste fenomeno”.