Non tutto potrebbe essere perduto per il Consiglio Comunale di Francavilla di Sicilia, “provvisoriamente” (ma non ancora ufficialmente) decaduto per non essere riuscito ad approvare (a causa dell’accesa conflittualità politica) il Bilancio 2013.
Questa mattina, infatti, presso il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) di Catania è stato depositato il ricorso contro la clamorosa sospensione dell’organo consiliare della cittadina dell’Alcantara, ufficialmente decretata dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica il 3 aprile scorso.
Ad intestarsi tale iniziativa legale, che sulla base dei precedenti giurisprudenziali potrebbe avere buone possibilità di successo, sono stati i consiglieri comunali del gruppo “ribelle” di maggioranza “Uniti per Francavilla” Salvatore Nuciforo, Maria Puglisi ed Andrea Lo Presti, gli esponenti del gruppo d’opposizione “Democrazia è Libertà” Paolo Spatola, Antonino Raspa e Filippo Grifò, ed il vicepresidente del Consiglio Mohamed Mafhoum.
In pratica, come più approfonditamente spiegano nel seguente servizio video gli avvocati del Foro di Catania presentatori del ricorso, ossia l’ex magistrato Francesco Silluzio ed il suo giovane collega Andrea Lo Presti (quest’ultimo anche consigliere comunale francavillese), il provvedimento che ha “annientato” il civico consesso di Francavilla risulterebbe palesemente viziato in quanto non indica la durata del periodo di sospensione (cui far poi seguire lo scioglimento ufficiale). Ma, oltre a questo, emergerebbero anche altri profili di illegittimità.
Rodolfo Amodeo
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FOTO: gli avvocati (da sinistra) Lo Presti e Silluzio con, sullo sfondo, una seduta del Consiglio Comunale di Francavilla