Francavilla come Broadway con “Sister Act”

Il celebre e trascinante musical, allestito con passione e professionalità dai giovani della Parrocchia “S. Maria Assunta”, è andato in scena ieri sera in un Cineteatro “A. Ferrara” gremito in ogni ordine di posti. Le nuove generazioni della cittadina dell’Alcantara ancora una volta in prima linea per “rivitalizzare” il loro paese, altrimenti destinato ad una inesorabile agonia

Per la terza volta, nell’arco di pochi mesi, le nuove generazioni di Francavilla di Sicilia hanno dimostrato di avere veramente a cuore il loro paese impegnandosi concretamente ed efficacemente per tenerlo “in vita” in una particolare fase storica in cui la noia ed il disimpegno sociale, dovuti soprattutto alla crisi economica ed occupazionale, minacciano di far perdere il senso di appartenenza alla propria comunità ed il legame con le rispettive tradizioni.

Così, dopo il riuscitissimo Carnevale 2014 e la spettacolare e toccante Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, i giovani francavillesi hanno posto in essere un altro “miracolo”: l’allestimento del celebre musical “Sister Act”, andato in scena ieri sera in un Cineteatro Comunale “Arturo Ferrara” più che mai gremito in ogni ordine di posti (quasi quattrocento) e con altre centinaia di spettatori rimasti in piedi, ma comunque ben disposti a “sacrificarsi” pur di assistere alla trascinante rivisitazione teatrale del film del 1992 con  Whoopi Goldberg ed avente per protagonista un’esuberante suora cantante (personaggio, peraltro, più che mai attuale alla luce dei recenti straordinari trionfi canori della giovane religiosa Cristina Scuccia nel popolare talent-show televisivo “The Voice”).

A promuovere l’iniziativa, che ha goduto del patrocinio dell’Amministrazione Comunale, è stata, in particolare, la locale Parrocchia “Santa Maria Assunta”, guidata dall’arciprete Don Giuseppe Albano, che ormai da tempo si avvale del significativo apporto di Padre Solomon Ushie, un giovane e dinamico prete di colore al quale è da riconoscere una notevole capacità di coinvolgimento dei giovani del luogo in attività artistiche e ricreative varie come, per l’appunto, l’allestimento di questo musical.

A calcare le scene del “Sister Act” francavillese, illuminate da sapienti effetti e giochi di luce in perfetto stile “Broadway”, sono stati ventidue ragazzi (Iris Bardaro, Giovanna Bombara, Domenico Bruno, Eva D’Angelo, Diletta Fichera, Maria Chiara Maugeri, Giada Nuciforo, Lorena Nuciforo, Ambra Oliveri, Gabriele Oliveri, Chiara Puglisi, Martina Puglisi, Carmen Raccuia, Davide Santoro, Giuseppe Sciacca, Simona Silvestro, Giulio Torrisi, Alessandro Treffiletti, Marzia Vaccaro, Adriano Venuto, Gaia Venuto e Salvatore Zullo) coordinati da quattro operatori artistici e culturali locali da sempre particolarmente vicini all’universo giovanile ed al mondo delle sette note, ossia Antonella Tatì, Lucia Militi, Giuseppe Malatino ed Enrico Munforte.

«La voglia di stare insieme, di crescere, di impegnarci e di impegnare, di responsabilizzare e di entusiasmare – si legge in una nota diramata da questi ultimi – ci ha spinti a proporre ai nostri giovani un progetto divertente, coinvolgente ed in grado di accontentare tutti i gusti essendo incentrato su recitazione, musica, canto e ballo. Ed il numerosissimo pubblico intervenuto ci ha dato ragione. E’ stata un’esperienza veramente straordinaria, soprattutto per coloro che, in tale occasione, si sono cimentati per la prima volta nella veste di attori: mai debutto è stato più esaltante!».

Intanto, vuoi per non aver potuto assistere al musical comodamente seduti, vuoi per poterne riprovare le emozioni, sono in parecchi nella cittadina dell’Alcantara ad invocare una replica di questo memorabile “Sister Act” tutto “francavillese”, ma che nulla ha da invidiare alle cosiddette “grandi produzioni” dei più navigati professionisti dello spettacolo.

Rodolfo Amodeo 

 

FOTO: Il Cineteatro “A. Ferrara” così come si presentava durante la messa in scena di “Sister Act” e, nel riquadro, le “suore” protagoniste del musical