La Giunta comunale di Francavilla di Sicilia, guidata dal sindaco Lino Monea, ha conferito al prof. Aldo Tigano, docente universitario ed insigne avvocato amministrativista messinese, il mandato di resistere in giudizio contro il ricorso che, a fine maggio, alcuni consiglieri comunali (esattamente Filippo Grifò, Andrea Lo Presti, Mohamed Mafhoum, Salvatore Nuciforo, Venera Puglisi, Antonino Raspa e Paolo Spatola) hanno presentato al Tribunale Amministrativo di Catania onde tentare “in extremis” di scongiurare la decadenza dell’organo consiliare francavillese (facendo leva su alcune presunte illegittimità del preliminare atto di sospensione).
Per tale incarico, l’avv. Tigano percepirà un compenso pari a quattromiladuecento euro.
Come si ricorderà, il civico consesso della cittadina dell’Alcantara è stato sciolto nei mesi scorsi dalla Regione Siciliana per non aver approvato nei termini di legge il Bilancio 2013.
Ma il fatto che l’Amministrazione Monea intenda di fatto contrastare, ingaggiando un apposito legale, l’eventuale “resurrezione” del Consiglio Comunale di Francavilla, ha destato non pochi malumori nei proponenti il ricorso contro lo scioglimento dell’organo in questione.
L’ex sindaco e consigliere comunale Salvatore Nuciforo ha, in particolare, fatto osservare «come sia alquanto anomalo che in un sistema democratico una pubblica istituzione si spinga ad ostacolare il doveroso tentativo di riportare in vita il massimo organo rappresentativo dei cittadini. Ed al danno si aggiunge pure la beffa, in quanto a tale discutibilissimo scopo si stanno destinando quattromila e passa euro del bilancio comunale per pagare un avvocato, quando poi si va a dire ai francavillesi che il Comune non ha soldi e che bisogna aumentare i tributi locali. E mi meraviglia – conclude polemicamente Nuciforo – che la delibera di Giunta che ha autorizzato il sindaco a resistere in giudizio contro il nostro ricorso sia stata votata anche da assessori i quali, sino a qualche mese fa, rivestivano il ruolo di consigliere comunale…».
Intanto, per onestà intellettuale e professionale ed in riferimento ad un nostro recente servizio giornalistico sulle vicende del cimitero di Francavilla di Sicilia, ne approfittiamo per precisare che dei difetti di comunicazione, sia del linguaggio orale che di certo “burocratese”, ci hanno erroneamente indotto a capire e, di conseguenza, a far intendere ai nostri lettori che un cittadino francavillese deceduto nel febbraio scorso sarebbe stato tumulato solo qualche settimana fa.
Quella tumulazione, in realtà, è stata puntualmente effettuata all’indomani del decesso; i “disguidi” tra un erede del defunto (a noi rivoltosi per denunciare pubblicamente quanto accadutogli) e gli uffici municipali riguardavano, pertanto, solo aspetti di natura finanziaria (in pratica il versamento del relativo canone cimiteriale) e non il servizio materialmente ed impeccabilmente fornito dai dipendenti comunali preposti alla gestione dell’estrema dimora di contrada Cappuccini.
Avendo a che fare con migliaia di lettori che hanno sempre apprezzato la correttezza del nostro lavoro, ci sentiamo in dovere di scusarci per questo involontario errore, impegnandoci per il futuro ad utilizzare come nostre fonti solo inequivocabili dichiarazioni scritte e sottoscritte dai legali di tutti coloro i quali si rivolgeranno a noi per rendere pubblici i loro problemi con la pubblica amministrazione.
Rodolfo Amodeo
FOTO: l’avv. Aldo Tigano ed il sindaco Lino Monea