Giarre, tra imbonitori, venditori di pentole e mine -
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Giarre, tra imbonitori, venditori di pentole e mine

Giarre, tra imbonitori, venditori di pentole e mine

 

VIDEO: L’USCITA “ORGANIZZATA” DELL’OPPOSIZIONE

Il sindaco Roberto Bonaccorsi, per la prima volta è stato “stritolato” dalla sua maggioranza. Una bordata è arrivata persino dal mite presidente del Consiglio Francesco Longo a proposito della riunione “carbonara” sui Liberi Consorzi cui ha preso parte il sindaco, senza sentire l’esigenza di avvertire il Consiglio. “Una mancanza di tatto imperdonabile – ha detto Longo con tono irritato – mi stupisce proprio lei, con il quale, più volte, abbiamo disquisito sui sindaci “prime donne” e dei loro “voli pindarici”. O più semplicemente “uomini primi”, come ha invece rimarcato la tagliente Patrizia Lionti.

Un diverbio particolarmente animato che si è trascinato per lunghi minuti e che era stato innescato da Gabriele Di Grazia che, in via preliminare, ha preso la parola e ha chiesto al presidente del Consiglio Francesco Longo se avesse partecipato a riunioni aventi per oggetto il Libero Consorzio. Ma la seduta di ieri ha avuto sin da subito una forte “connotazione” politica con la presentazione del neo gruppo Proposta Popolare formata dall’inedito duo Orazio Scuderi e Vittorio Valenti. Un documento, quello presentato che da un lato conferma il sostegno al sindaco Bonaccorsi, ma, dall’altro, si garantisce una via di fuga nel rimarcare che “tutte le decisioni aventi carattere politico, siano assunte in modo formale e in via esclusiva, da parte dei soci fondatori della maggioranza nelle apposite sedi istituzionali e che almeno mensilmente si proceda ad una verifica del lavoro svolto nel rispetto delle modalità, dei principi e della realizzazione degli obiettivi”.

Per il momento la “mina” Scuderi è stata posizionata e non è da escludere che, prima o poi, qualcuno (il sindaco in primis) non ci metta sopra un piede facendola esplodere.

E con l’attività ispettiva di ieri è stato un susseguirsi di attacchi sferrati al sindaco da entrambi gli schieramenti. Decisamente in netto vantaggio quelli della maggioranza. Dall’opposizione è arrivata l’ennesima stoccata di Giannunzio Musumeci riguardo l’esiguità dei fondi comunali in favore di nuclei familiari svantaggiati: “A Giarre le richieste sono sempre in aumento e le assistenti sociali sono costrette ad affermare che mancano i fondi; insomma non si danno risposte con tempi certi a causa della situazione economica dell’ente. Nel frattempo, però – ha rimarcato Musumeci – gli incontri culturali continuano nell’ex parcheggio del Comune, mentre i consulenti continuano il loro lavoro (oneroso) “straordinario”, si crea un pool (oneroso) di avvocati ma pochi denari per le domande assistenziali”. Musumeci ha poi attaccato il sindaco sul ricevimento al pubblico che registra frequenti cancellazioni di appuntamenti per impegni improrogabili del primo cittadino. Il tutto a danno della collettività.

Gabriele Di Grazia nel corso dell’attività ispettiva si è invece soffermato sull’esigenza di “rafforzare le dotazioni della polizia municipale e di coinvolgere nei turni di lavoro anche gli agenti anziani”, prima del loro concreto rischio di estinzione.

TANIAMa in Consiglio comunale ha lasciato il segno l’interrogazione pungente, penetrante, irritante e decisamente incontrovertibile di Tania Spitaleri (nella foto a sinistra il suo intervento in aula) che ha definito il sindaco “imbonitore” in riferimento al famoso saldo zero tanto decantato dal primo cittadino sulle varie piattaforme informatiche, a cominciare dalle consulenze. Spitaleri con certosina ricostruzione ha palesato in aula la spesa di circa 47 mila euro (ad oggi) per garantire quell’assistenza necessaria al sindaco sul Piano di riequilibrio e, in generale, nella gestione finanziaria dell’Ente salvo poi – ha detto la Spitaleri – farsi accompagnare a Roma al Ministero dell’Interno, dal dirigente Letterio Lipari, bistrattato durante la campagna elettorale e indicato come il “Rup (responsabile unico del procedimento) della cattiva gestione contabile” del Comune degli ultimi 10 anni. Spitaleri soffermandosi con la mente sulle squallide quanto imbonitrici televendite delle tv commerciali ha liquidato il sindaco con un’altra frase memorabile: “lei mi ricorda uno di quei venditori di batterie di pentole”. E come se non fosse ancora bastato, sono poi arrivate le inattese bordate di Francesco Cardillo che “pacatamente” ha accusato il sindaco di agire troppo in autonomia e quelle di Camarda con la storia della viabilità e quella strada che porta dritto alla sua nomina ad assessore, strada, per ora tortuosa, paludata e, decisamente senza uscita.  In chiusura, prima della caduta del numero legale in aula determinata da una massiccia uscita  – organizzata – dell’opposizione, l’invito del consigliere Gabriele Di Grazia che ha sollecitato Salvo Camarda a riconvocare la commissione congiunta perché – ha detto – “sono convinto del fatto che occorra un approfondimento sulla legge. All’improvviso è probabile che né Taormina né Acireale potranno costituire in una prima fase un Libero Consorzio poiché provenienti da una città metropolitana e quindi dobbiamo approfondire e trovare un’alternativa, che veda Giarre come guida, da poter utilizzare nel caso in cui questa previsione possa verificarsi”.

Mario Previtera 

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