Le Pro Loco in soccorso delle aree interne siciliane -
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Le Pro Loco in soccorso delle aree interne siciliane

Le Pro Loco in soccorso delle aree interne siciliane

L’Unpli regionale è riuscita ad ottenere oltre un milione di euro da destinare ad iniziative di promozione turistica in favore di diversi Comuni delle province di Catania, Enna e Caltanissetta, da attuare in collaborazione con i rispettivi Gal. Un’ennesima “occasione sprecata” per l’apatica provincia di Messina

Fare sistema: è questa la “ricetta” dell’Unione Nazionale Pro Loco Italiane (U.N.P.L.I.), il cui distaccamento per la Sicilia intende incentivare le attività turistiche di un ampio comprensorio rurale che abbraccia le province di Catania, Enna e Caltanissetta.

Gli “ingredienti”? Mettere “in rete” oltre cento attori, tra Comuni, Pro Loco, Consorzi di tutela, aziende, agenzie di viaggio e tour operator.

«Proponiamo un approccio “di sistema” – ha spiegato il presidente dell’Unpli Sicilia, Nino La Spina (primo da destra nella foto), nella conferenza di presentazione dell’iniziativa, svoltasi qualche giorno fa all’Hotel Sheraton di Catania – in grado di coordinare l’azione di tutti gli operatori pubblici e privati interessati, così da riuscire a presentare e far fruire l’intero territorio come un contesto omogeneo, caratterizzato dall’offerta integrata di beni rurali, culturali, ambientali, storici ed attrazioni turistiche».

Le aree interessate a tale progettualità sono quelle dei Gruppi di Azione Locale (G.A.L.) “Terre del Nisseno”, “Etna” e “Rocca di Cerere”, ossia tre strutture di sviluppo socioeconomico operanti al di fuori degli itinerari turisti più gettonati, ma che, pur tuttavia, offrono un variegato patrimonio di percorsi incontaminati, riserve naturali, risorse storiche e culturali ed un’ampia varietà di prodotti gastronomici tipici e di eccellenza (fregiantisi anche degli ambiti marchi “Doc” ed “Igp”).

Nel concreto, gli interventi riguarderanno il potenziamento, con nuove dotazioni tecnologiche ed arredi, dei servizi di accoglienza ed informazione delle trentadue Pro Loco presenti nelle aree in questione (in quanto strutture primarie per l’accoglienza dei turisti nelle realtà rurali) e la promozione dei territori mediante una serie di attività e strumenti (portali Web, video, guide cartacee, partecipazione ad eventi fieristici, ecc.) finalizzati a realizzare una comunicazione integrata ed efficace; inoltre, attraverso agenzie di viaggio e tour operator già partner del progetto, verranno proposti ai mercati nazionali ed esteri appositi pacchetti turistici.

Tutti questi progetti, coordinati ed attuati dall’Unpli Sicilia tramite i suoi comitati provinciali di Catania, Enna e Caltanissetta, potranno contare su un finanziamento complessivo di € 1.101.494,84 (di cui € 119.913,00 destinati al Gal Etna, € 571.823 al Gal Nisseno ed € 409.757 al Gal Rocca di Cerere) stanziato sull’asse “P.S.R. 2007-2013” dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura.

In provincia di Catania, in particolare, a beneficiare dei suddetti fondi saranno i Comuni e le Pro Loco di Belpasso, Biancavilla, Maletto, Maniace, Ragalna e Santa Maria Di Licodia.

Nel corso della recente conferenza stampa è stato anche presentato il relativo piano di comunicazione, curato dalla “Signorelli & Partners”.

All’incontro con i giornalisti hanno partecipato i presidenti dei tre Gal interessati e quelli dei comitati provinciali dell’Unpli, tra cui Santi Gentile, responsabile per Messina, il quale si è sentito in dovere di spiegare la mancata inclusione del territorio peloritano in tale importante iniziativa.

«Anche noi messinesi – ha spiegato Gentile (primo da sinistra nella foto)avremmo potuto beneficiare di questa preziosissima opportunità, ma il ritardo nella definizione delle modalità di concessione del contributo e le difficoltà burocratiche frapposte dal Gal “Peloritani”, ci hanno temporaneamente esclusi, penalizzando gli undici Comuni, le sedici Pro Loco e le nove aziende che avevano aderito all’iniziativa. D’altronde, al cospetto di questa interessante proposta, le altre istituzioni messinesi ci hanno risposto tiepidamente e con fare svogliato e quasi infastidito. Poco male: sapremo per il futuro quali enti e quali loro rappresentanti sono effettivamente interessati ai destini del loro comprensorio…».

Rodolfo Amodeo

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