Una bevanda mai passata di moda e dunque sopravvissuta al succedersi delle epoche. È anche sulla scorta di questa diffusa consapevolezza che la “Pro Loco” di Giarre, presieduta da Salvo Zappalà, ha ritenuto opportuno organizzare un evento di carattere mondano che si ispirasse all’appetibilità di un prodotto di largo consumo come la birra. La storia di questo “drink” alcolico si intreccia infatti con le tradizioni nutritive dei popoli più antichi. Già all’epoca dei Sumeri, ovvero intorno al 3.700 A.C., tavolette in argilla testimoniavano la produzione della birra, e addirittura, sempre nell’antica Mesopotamia, pare che la birra non solo fosse offerta alla dea Nin Harra ma anche che rappresentasse la bevanda da cui la dea della vita Ishtar traeva la sua forza. Nell’antico Egitto invece, era il dio dei morti Osiride la figura cui la popolazione attribuiva l’invenzione della birra. Non a caso, i soggetti appartenenti ai ceti sociali più abbienti erano soliti commissionare la realizzazione di birrerie in miniatura nelle loro tombe. La storia inoltre narra che nell’antico Egitto questa bevanda, oltre a costituire il salario da corrispondere agli operai, venisse somministrata a bassa gradazione e diluita con acqua e miele ai bambini in funzione dello svezzamento, a fronte della carenza di latte della madre.
Ed oggi? I tempi odierni raccontano di una Sicilia imprenditoriale che ha pensato di incrociare con le qualità dei prodotti locali, la storia millenaria delle bevanda ottenuta dai cereali fermentati. In terra isolana infatti esistono due eccellenze come la birra Indica, prodotta a due passi da Sant’Agata di Militello e caratterizzata da un malto al gusto di fico d’india, e la birra Timilì, fabbricata a Gagliano Castelferrato e ottenuta utilizzando il grano antico siciliano Timilì. La prepotente ascesa della birra “Made in Sicily” assurge pertanto a scintilla che ha già messo in moto la macchina dei preparativi in funzione della realizzazione dell’evento “Eruzioni di birra”. Parte infatti da oggi il trittico di serate chiamate ad allietare non solo la collettività giarrese ma anche i cittadini dell’hinterland ed i turisti. Interviene sul tema il presidente della Pro Loco Salvo Zappalà “L’evento, previsto nella suggestiva e riqualificata cornice del parco “Chico Mendes”, nasce dalla necessità di coniugare le istanze ricreative della collettività con l’incantivazione di un prodotto che, abbinato alla tradizione gastronomica siciliana, può originare un connubio vincente. La consumazione delle varie tipologie di birra, che spaziano dalla chiara alla scura, potrà infatti essere accompagnata anche dal classico “arrusti e mangia”. Ovviamente tale offerta non poteva non intersecarsi con la contemplazione di momenti ludici dedicati ai bambini, così come non poteva non miscelarsi con la “somministrazione” di sonorità rock!! Gli stands di artigianato ed il viale Bio impreziosiranno inoltre una manifestazione che desidera promuovere anche l’immagine di un comparto del settore commerciale come l’artigianato.Malgrado la crisi infatti, questo segmento del mercato locale, da sempre spina dorsale dell’economia giarrese, sgomita per non sprofondare nell’oblìo. Ecco perchè mi auguro che la parola “eruzione”, rinconducibile all’attività vulcanica dell’Etna, diventi concretamante sinonimo di rinascita e di ritorno alla ribalta in materia di produttività locale”.