Solidarietà e assistenza anziani, sì dei Comuni all’anticipazione delle somme
Si è svolta stamane, mercoledì, nei locali dell’aula consiliare del Comune di Giarre, un incontro operativo dei rappresentanti dei dieci Comuni del Distretto Socio Sanitario n. 17 (ovvero Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Milo, Piedimonte Etneo, Riposto e Sant’Alfio) per discutere l’avvio del progetto Piano di Intervento Anziani non autosufficienti. La problematica da affrontare non era di poco conto. Infatti questi servizi di cura, finanziati dal governo nazionale, in collaborazione con la Commissione europea, attraverso i PAC, Piani azione e coesione, necessitano di una cospicua anticipazione da parte dei Comuni che solo a seguito di congrua rendicontazione verranno rimborsati dal Ministero. Per di più la notizia dell’anticipazione era giunta solo agli inizi di agosto sorprendendo quindi non poco i Comuni ed in particolare quello di Giarre che dovrebbe anticipare le somme pari all’importo del progetto, ovvero ben euro 761.159,00, in quanto Comune capofila.
Stamane tutti i presenti hanno concordato di accettare il finanziamento e le modalità di erogazione proposte dal Ministero dell’Interno ed hanno dato mandato al Comune di Giarre, quale Ente capofila, di preparare ed inviare tutta la documentazione necessaria. È stato programmato anche un ulteriore incontro con i dirigenti finanziari dei dieci Comuni del Distretto al fine di pianificare i vari interventi finanziari necessari. Quindi già oggi, al termine della riunione sono stati già inoltrati, alla competente autorità di gestione del Ministero dell’Interno, i documenti necessari al fine dell’ottenimento del finanziamento e di un’anticipazione pari al 5% dell’ammontare complessivo del progetto cioè ad euro 761.159,00.
Soddisfatto l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Giarre Giovanni Finocchiaro (nella foto a sinistra) che dichiara «Non potevamo venire meno a tale decisione anche per utilizzare in maniera appropriata finanziamenti europei da destinare per l’assistenza alle fasce deboli».