Domani 12 settembre, alle ore 18, presso il patio della biblioteca comunale del Comune dell’Isola di Malfa, diretta dal dott. Antonio Brundu, verrà presentato l’ultimo libro del prof. Aldo Palmeri, La Sicilia è terra nostra… valorizziamola, la cui presentazione è stata curata della psicologa prof.ssa Lella Battiato Majorana Gravina. Il prof. Palmeri nel corso dei decenni in cui ha ricoperto prestigiosi incarichi direzionali, di pubblicazioni, tutte di notevole livello, nel campo del lavoro e del sociale ne ha fatte diverse – ben 38 – che gli sono valsi l’incarico di docente universitario presso le Università degli Studi della Sicilia. Il testo in lingua italiana e da questo mese anche in lingua inglese, descrive le bellezze e le particolari location (300 fra hotel, agriturismi, locande, B&B, ristoranti, trattorie, pizzerie, pasticcerie, bar, villaggi turistici…) della Sicilia, delle Egadi e delle 7 Isole eoliane. Ogni descrizione è corredata da specifica foto a colori. Lo si può già consultare, in anteprima, presso le librerie Mondadori di Taormina, Amanei di Salina, Mirenda di Leni, Viale Campania 6 di Palermo e alla libreria Belletti di Lipari.
A rendere quanta mai chiara la valenza e la qualità di quest’opera la stessa presentazione del libro a cura della prof. psicologa Lella Battiato: “Il prof. Aldo Palmeri con le sue ultime pubblicazioni riesce a ritrovare e a farci ritrovare emozioni perdute. Questa ultima edizione La Sicilia è terra nostra… valorizziamola completa l’itinerario turistico delle 9 province siciliane, iniziato con i precedenti libri, e si propone, ancora una volta, come un cammino essenziale, ben organizzato, per allargare le conoscenze di chi accosta ad esso, trasmesse da pagine su cui uomini e donne di ogni tempo hanno fermato e fermano le loro parole, che racchiudono idee, pensieri, sogni e valori. Il testo che si propone l’obiettivo di introdurci in un’atmosfera colta che caratterizza l’epoca considerata, presenta, ancora una volta, in modo chiaro gli argomenti affrontati e li inquadra cronologicamente. Ogni capitolo, con testo in italiano o inglese, è articolato in paragrafi. Il titolo di questi è una frase che ne esplica il contenuto fondamentale, dove l’autore riesce ad offrire gli strumenti per riflettere tramite documenti e posizioni storiografiche assumendo come prospettiva la comparazione tra il presente e l’epoca oggetto di studio. I vari spot attendono di essere esplorati da un lettore che sia parte attiva, interlocutore consapevole (senza il quale esse resterebbero mute). Interessante la grafica e la fotografia innovativa, importante ai fini del linguaggio sia testuale che visivo, come linguaggio semplice e diretto, affinché il lettore si senta protagonista. Non mancano approfondimenti eruditi e ampliamente di carattere specialistico, con un materiale ben selezionato dall’Autore, che si è ispirato al motto di Montagne meglio una testa ben fatta che una testa ben piena. Il materiale antologico è stato scelto con cura dai diversi campi del sapere e dalle più disparate pratiche comunicative, sulla base della rappresentatività e significatività per stimolare e sollecitare l’interesse del lettore. Il profilo storico assicura la necessaria conoscenza degli eventi più meritevoli di “memoria storica” e facilita la contestualizzazione degli argomenti e dei processi trattati. Un racconto delle particolari bellezze delle nove Province di Sicilia – particolareggiato, approfondito e arricchito con l’inserimento di strutture turistico-alberghiere e della ristorazione (ben 300) particolarmente caratteristiche e particolari – che pian piano prende forma, per diventare scrittura di sé e alimenta la passione di volere lasciare traccia di Noi a chi verrà dopo o ci sarà accanto. Credo che il richiamo alle bellezze di Sicilia sia rivolto all’uomo, all’umanità nel suo insieme, a quegli sguardi intelligenti, a quei movimenti individuali e collettivi che ci scorrono davanti nei notiziari e negli spot pubblicitari facendo paesaggio, poiché l’umanità è nel paesaggio del mondo. Questo libro accompagna il lettore anche in un percorso psicologico e suggerisce perché raccontarsi e raccontare, può essere un gioco facile, un’esperienza inusuale che cura un’avventura dai molti significati”. Buona lettura.