Stando alla denominazione della kermesse, dovevano essere “Voci di fine estate”. Invece, i trenta cantanti in gara al festival andato in scena sabato scorso nella suggestiva location del Colonnato dei Domenicani di Linguaglossa, hanno compiuto il “miracolo” di far riesplodere la bella stagione che, proprio da quella sera, ci sta regalando un ancora soleggiato mese di settembre. E dire che le ore precedenti l’inizio della manifestazione erano state funestate dalle avversità meteo, che alla fine, però, hanno avuto rispetto per l’evento egregiamente diretto e condotto dalla vulcanica cantante e presentatrice, nonché dottoressa in Filosofia, Daniela Cavallaro, la quale, per l’occasione, ha pensato bene di indossare uno “scaramantico” vestito rosso fuoco in funzione… antipioggia.
E’ così venuta fuori una lunga, ma gradevole, serata all’insegna dei grandi classici della canzone italiana ed internazionale, proposti da concorrenti di ogni età che l’organizzatrice, coadiuvata dal fratello Leonardo Cavallaro e dall’associazione “BarBoys”, ha reclutato in diversi centri delle province di Catania e Messina, allestendo un cast di eccelsa qualità, valutato da una giuria di esperti composta dal presidente Vincenzo Rinaldi dei “Bee Hive” (celebre gruppo musical-televisivo degli Anni Ottanta), dal cantante professionista Alfio Cantarella, dal giornalista Rodrigo Foti e dal sottoscritto.
A trionfare è stata la studentessa di canto Sarita Cristaldi, proveniente dal Comune etneo di Santa Venerina, che ha magistralmente interpretato l’impegnativa “At last”, con la quale si sono misurate le più grandi voci femminili dell’ultimo mezzo secolo (da Etta James ad Ella Fitzgerald fino alle contemporanee Céline Dion e Beyoncé).
Il secondo piazzamento è andato, invece, al giovanissimo Domenico Sansone, venuto dalla cittadina messinese di Milazzo per proporre, con grande espressività, la battistiana “Io vivrò (senza te)”.
Terzo posto, infine, per l’acese Corrado Leocata, che si è cimentato in un’appassionata e coinvolgente interpretazione di “Rise Like a Phoenix”, brano con il quale la discussa cantante “barbuta” Conchita Wurst ha vinto l’“Eurovision Song Contest 2014”.
I tre primi classificati hanno anche acquisito il “pass” per aver diritto a partecipare come ospiti d’onore a successive manifestazioni.
E come in tutte le competizioni canore che si rispettino, anche a “Voci di fine estate” è stato previsto un Premio della Critica, meritatamente assegnato alla piccola catanese “tutto pepe” Ludovica Leotta, la quale ha disinvoltamente cantato e ballato, alla stregua di una navigata popstar, sulle note della trascinante “Liquid lunch” di Caro Emerald.
Oltre che ai vincitori ufficiali, gli applausi del pubblico ed i positivi giudizi della giuria (per ogni cantante chiamata a pronunciarsi sui parametri dell’intonazione, dell’interpretazione e della presenza scenica) sono andati anche a diversi altri concorrenti, ed in particolare a Ludovica Bruno (di Gravina), Salvo Grasso (Giarre), Emanuela Intelisano (Gaggi), Noemy Rao (Catania), Maria Luisa Verduci (Castiglione di Sicilia), Salvatore Panicci (Solicchiata), Cateno Currenti (Fiumefreddo di Sicilia), Angela Oliveri (Giarre), Melania D’Amico (Linguaglossa), Salvo Guidotto (Catania), Vanessa Sofia (Malvagna), Chantal Finocchiaro (Piedimonte Etneo), Priscilla Pia Papa (Malvagna), Ivan Lucchese (Pedara), Giovanni Arcidiacono (Guardia Mangano), Giulia Contarino (Mascali) e Vincenzo Bisicchia (Giarre).
La gara è stata piacevolmente intervallata dalle coreografie della “Mustaccio Karate & Dance” e dalle esibizioni del cantante Alfio Cantarella (il quale ha presentato in anteprima qualche brano del suo nuovo album “Cuore a Cuore”, di imminente uscita) ed, ovviamente, della “padrona di casa” Daniela Cavallaro, raffinata interprete e cantautrice linguaglossese con all’attivo esaltanti gratificazioni professionali, tra cui la partecipazione alle selezioni di “Sanremo Giovani” e la permanenza per oltre due mesi al terzo posto nella prestigiosa classifica di “Top 100 Italian Songs of the Week” con la canzone “SiAmo”, proposta dall’artista nel corso del festival linguaglossese assieme all’intensa “Catene”, a “Una stella per noi due” (ulteriormente impreziosita dal passo a due dei ballerini Jessica Mustaccio ed Alfio Di Bartolo) ed alla cover di “Una ragione di più”, che la Cavallaro ha intonato in coppia col collega Cantarella.
Ma oltre che per le orecchie, “Voci di fine estate” si è rivelata una delizia anche per il… palato: nel grande slargo antistante al Colonnato dei Domenicani, infatti, erano dislocati gli stand gastronomici per la degustazione dei prelibati prodotti tipici etnei serviti dai giovani dell’associazione “BarBoys” (che gestisce il servizio di ristorazione dell’ex collegio-convento linguaglossese).
«Malgrado mi ritrovi spesso sui palchi di tutta Italia – ha dichiarato a riflettori ormai spenti il direttore artistico e presentatrice dell’evento, Daniela Cavallaro – questa di “Voci di fine estate” nella mia Linguaglossa è stata per me un’esperienza veramente unica ed indimenticabile, che porterò per sempre nel cuore e nei ricordi, ma che spero possa comunque avere un seguito negli anni a venire. Desidero condividere questo successo con tutti i miei preziosissimi collaboratori, con la Confraternita di Sant’Egidio che ci ha generosamente concesso la suggestiva struttura che ha ospitato l’evento, con i tecnici audio-luci Pippo Tomarchio e Tonino Carrolo (che hanno fatto i cosiddetti “salti mortali” per montare i loro service a tempo di record non appena, a sera ormai inoltrata, ha smesso di piovere), con la mia insostituibile curatrice di trucco e parrucco nonché sponsor ufficiale della manifestazione Rosanna Grasso, con tutti gli altri sponsor (in particolare “La Bottega della Carne” di Antonino Cavallaro e Gianluca Arcidiacono, “Autoricambi Giuffrida” ed “Il Panificio dell’Etna” di Piedimonte Etneo), con i fotografi Mimmo D’Arrigo, Mario Guillerno e Giuseppe Gullotta, con i qualificatissimi artisti e giornalisti componenti della giuria, con i coreografi ed i ballerini della “Mustaccio Karate & Dance” ed, ovviamente, con i trenta cantanti in gara, tutti fantastici sia dal punto di vista artistico che umano. E grazie, soprattutto, al buon Dio che, proprio all’ora d’inizio dello spettacolo, ha sgombrato il cielo da nuvole e pioggia per riempirlo di stelle».
Rodolfo Amodeo
FOTO (di Giuseppe Gullotta e Mimmo D’Arrigo): il gruppo dei cantanti in gara; Daniela Cavallaro in diverse pose; il presidente della giuria, Vincenzo Rinaldi dei “Bee Hive”, mentre premia Sarita Cristaldi; Daniela Cavallaro con i primi tre classificati (la Cristaldi, Domenico Sansone e Corrado Leocata) ed il “premio della critica” Ludovica Leotta