Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del sindaco di Riposto, dott. Enzo Caragliano, indirizzata ai concittadini ripostesi in cui lo stesso mette in evidenza le proprie preoccupazioni sullo squilibrio di bilancio al momento in essere e che – dice – potrebbe avere gravi ripercussioni sull’approvazione del piano di Riequilibrio del Comune al punto da determinarne la “dichiarazione di dissesto”
Lettera aperta ai Cittadini
Appare opportuno, in questa delicata fase politico amministrativa dell’Ente comunale, intervenire con una nuova nota al fine di chiarire alcuni precisi passaggi in ordine al paventato rischio della dichiarazione del dissesto.
In primis va ricordato che la nuova imposta Iuc comprende tre tasse che riguardano i principali tributi di pertinenza dell’Ente, ovvero la Tasi (servizi indivisibili come pubblica illuminazione, verde, ecc.), l’Imu che riguarda gli immobili di proprietà e la Tari (ex Tarsu) che interessa, invece, lo smaltimento dei rifiuti.
Gli uffici, nell’ottica di proseguire il percorso di risanamento già intrapreso e portato a buon punto, hanno proposto per la Tasi una aliquota del 2,50 per mille, tenendo presente che l’imposta (aliquote variabili da 1 a 3,30 per mille) veniva applicata esclusivamente ai possessori della prima casa, in quanto, tutte le altre abitazioni, erano già tassate al massimo in riferimento all’Imu con le soglie determinate da precedenti amministrazioni. L’emendamento proposto in Consiglio dal consigliere della maggioranza Caragliano, Rosario Caltabiano, in piena sintonia con il sindaco che intendeva rimodulare l’aliquota dell’Imu seconda casa, puntava a ridurre l’Imu da 10,60 per mille a 8,70 per mille e, nell’ottica di venire incontro alle esigenze dei possessori di una sola abitazione, di ridurre contestualmente l’aliquota Tasi da 2,50 per mille a 1,90 per mille, aliquota al di sotto della media nazionale del 2,28 per mille e dei Comuni viciniori.
Lo scompenso determinato dalla riduzione delle aliquote, sarebbe stato coperto attraverso un significativo taglio alle spese, senza comportare alcun onere ai cittadini.
Invece, con l’irresponsabile atteggiamento assunto dall’opposizione consiliare, rappresentata da 10 consiglieri, ha determinato concretamente uno squilibrio al bilancio del Comune che, inevitabilmente, comporterà la non approvazione del Piano di Riequilibrio, il dissesto dell’Ente con tutte le conseguenze che ne derivano, tra cui la soppressione della refezione scolastica, i servizi di assistenza agli anziani e non ultimo, in caso di avvenuta dichiarazione del dissesto, la perdita del 50% di personale esterno (Articolisti). Infine, la nomina di un Commissario, da parte dello Stato, che non farà altro che innalzare tute le aliquote dei tributi al massimo.
Chi voleva difendere, quindi, le categorie deboli otterrà questo! Fin qui il quadro della situazione. Entro la fine del mese siamo chiamati ad approvare il Bilancio impegnandoci ad evitare il peggio.
Ogni decisione assunta – come ho già avuto modo di ricordare – verrà comunicata ai cittadini ripostesi, in quanto riteniamo che siano essi gli unici e veri nostri interlocutori.
Enzo Caragliano, Sindaco di Riposto