Seduta fiume con duri scontri e qualche “crepa” in maggioranza. Nonostante le tante polemiche il sindaco e la sua amministrazione resistono agli “attacchi nemici” ed al “fuoco amico” ma lo stesso non si può dire dell’allargamento di piazza Duomo che. dopo un anno, scompare dal piano triennale delle opere pubbliche
Giovedì sera si è svolta una seduta di Consiglio comunale che, certamente, non ci si aspettava che finisse intorno alle 02,30 di notte. All’ordine del giorno, prima del Consiglio comunale sul Bilancio di previsione 2014 che si terrà martedì 30 settembre alle ore 10,00, vi erano i seguenti punti: 1) Determinazione delle aliquote e tariffe IUC per l’anno 2014. Componente IMU e TARI; 2) Regolamento per la disciplina della IUC (Imposta unica comunale). Componenti IMU e TARI; 3) Adozione Piano Triennale delle OO.PP. (2014 – 2016).
La seduta di Consiglio Comunale, che ha visto assenti per l’intera seduta Giovanni Gulisano, Patrizia Lionti e Salvo Zappalà, tutti e tre di opposizione, cui si è aggiunto Angelo Spina della maggioranza che, per problemi familiari si è allontanato quasi subito, inizia nell’incertezza e prosegue ancora peggio, fors’anche per via della maggioranza di governo cittadino che cerca di mettere toppe frettolose a deficit documentali e procedurali. Infatti, per la prima volta nella storia istituzionale giarrese – affermano i consiglieri comunali di opposizione –, si è arrivati ad aprire il primo punto iscritto all’ordine del giorno, a sospenderne la trattazione in corso d’opera “legittimando l’impossibile” con un voto favorevole dei consiglieri di maggioranza per poi passare al punto successivo senza che si fosse esaurita la trattazione del primo. Durissime le dichiarazioni del consigliere d’opposizione del Partito Democratico, Tania Spitaleri: “Questa procedura contrasta con le regole del Consiglio comunale ed è palesemente illegittima. Stasera si sta creando un precedente gravissimo e si sta scrivendo una pagina nera delle istituzioni giarresi. Non si possono svilire le regole a uso e consumo della maggioranza. Segnalerò questa vergogna al Servizio Ispettivo della Regione affinché possa esaminare ciò che è successo”.
Questo “inghippo” è nato dal fatto che era necessario trattare prima il regolamento per la disciplina della IUC (punto 2 all’odg) e successivamente determinare le aliquote e tariffe IUC per l’anno 2014 (punto 1 all’odg). Invece una distrazione ha fatto sì che, nella convocazione, i punti fossero invertiti. Come se non bastasse il presidente del Consiglio Francesco Longo (Nuovo Centro Destra), piuttosto che sospendere all’inizio il Consiglio e, attraverso una conferenza dei capigruppo, concordare il prelievo del punto 2 erroneamente collocato, apre il primo punto all’ordine del giorno e la frittata è fatta. Di come si sia riparato abbiamo scritto all’inzio dell’articolo. Su quali potrebbero essere le conseguenze, se ce ne saranno, ancora non è dato sapere.
Superata, non senza polemiche questa lunga fase iniziale, il presidente Longo inizia a leggere il regolamento per la disciplina della IUC cui sono stati presentati anche due emendamenti: il primo, proposto dal consigliere di maggioranza Orazio Scuderi (Proposta Popolare) e approvato con il voto favorevole della maggioranza, con cui Scuderi chiedeva che la tassa sui rifiuti dall’anno prossimo (2015) sia calcolata col metodo misto (cioè tenendo conto sia delle superfici degli immobili che del numero dei suoi occupanti) e non, così come previsto per il 2014, tenendo conto solo delle superfici degli immobili. «Questo – ha dichiarato Scuderi – per rendere più equa la formulazione della Tari». Un secondo emendamento è stato presentato dal consigliere di opposizione Gabriele Di Grazia (Vitale per Giarre) e sottoscritto da Francesco Cardillo (Forza Italia) che è stato approvato all’unanimità da tutto il Consiglio. L’emendamento prevede l’esenzione totale della Iuc, e di tutte le sue componenti, per le imprese e/o titolari di partita Iva (quindi anche i professionisti) vittime di estorsione e usura e che abbiano, chiaramente, sporto denuncia. Il regolamento, così emendato, è stato quindi approvato con i voti favorevoli della maggioranza mentre l’opposizione si è astenuta.
Successivamente è stato “ripreso” il primo punto precedentemente sospeso ovvero la determinazione delle aliquote e tariffe IUC per l’anno 2014, componente IMU e TARI. Il sindaco, in qualità di assessore al bilancio, ha illustrato i contenuti della proposta ed ha specificato che “il carico per le famiglie proprietarie di casa e garage è immutato,e che, quindi, chi non possiede garage pagherà di meno”. Sulla determinazione delle tariffe è stato presentato un emendamento da parte di Di Grazia e sposato dall’intera opposizione che intendeva abbassare di circa € 1,00/mq la tariffa ad alcune attività commerciali (quelle non alimentari – circa 390 attività) e recuperare la stessa somma alzando la tariffa dei garage di circa € 0,20/mq (un garage normalmente è di circa 18 mq, ed in questo caso l’aumento sarebbe stato di circa € 4,00 – circa 5800 garage). «L’intenzione è quella di non soffocare almeno alcune attività commerciali che subiranno un aumento spalmando su una base molto più ampia la tassazione e determinandone un piccolo ma sopportabile aumento». La proposta è stata però contestata dalla maggioranza che l’ha ritenuta discriminatoria nei confronti di altre attività produttive e, non potendo generalizzare la proposta, ha optato per la bocciatura della stessa.
A questo punto, prima della votazione della proposta di delibera, un altro momento concitato ha visto protagonista il consigliere di opposizione Giannunzio Musumeci (Per un’altra Giarre) che ha a lungo contestato l’inserimento del Piano economico finanziario nella proposta di delibera avvenuto attraverso un emendamento della maggioranza. “Questa procedura è impropria – ha dichiarato Giannunzio Musumeci –. Per questo preannuncio che ricorrerò al Tar”. Alle accuse di Musumeci il sindaco Roberto Bonaccorsi ha replicato che “l’emendamento è giustificato perché è stato fatto solo un inserimento nella parte dispositiva della proposta di delibera perché il riferimento al Pef nella parte motiva è presente. Si tratta quindi di una banale distrazione”. Successivamente la proposta è stata quindi approvata con i voti favorevoli della maggioranza mentre l’opposizione ha votato contrario.
Dopo questa prima intensa maratona “tariffaria” si è passati al terzo punto all’odg. ovvero il Piano Triennale delle opere pubbliche. Dopo l’illustrazione della proposta da parte del presidente della commissione competente, la quinta, Salvo Camarda (Giarre Futura) ed ad alcuni chiarimenti, uno dei quali riguardava l’eliminazione dell’allargamento di piazza Duomo dalle opere previste e che tante polemiche ha creato e probabilmente creerà, si è passati alla “animata” discussione degli emendamenti presentati: il primo è stato promosso da Giannunzio Musumeci e firmato anche dallo stesso Camarda e da Angelo Turrisi (Giarre Futura) e riguarda l’inserimento di una somma di circa € 150.000,00 di fondi comunali per la sistemazione della pista dell’incompiuto stadio di polo. Tale emendamento, che non poche polemiche ha scatenato, è stato approvato con i voti della maggioranza e del consigliere Giannunzio Musumeci mentre i restanti consiglieri di opposizione si sono astenuti così come il consigliere di maggioranza Giovanni Barbagallo (Tutti per Giarre) non perché contrari alla riqualificazione dell’opera ma perché hanno ritenuto l’emendamento “attualmente ingannevole per i cittadini perché frutto di una mancata programmazione”, come dichiarato da Tania Spitaleri.
Il secondo emendamento proposto è stato presentato da Raffaele Musumeci (Articolo 4) e prevede, con fondi regionali, la demolizione del muro di cinta della zona artigianale prospiciente la SS 114 e la realizzazione di una corsia di invito per l’attuale ingresso. Su questa proposta la maggioranza mostra più di una crepa al suo interno. Infatti, al voto, ben 4 consiglieri di maggioranza si astengono (Scuderi e Valenti di Proposta Popolare e Camarda e Turrisi di Giarre Futura). L’emendamento viene comunque approvato con il supporto dei voti favorevoli di Giannunzio Musumeci e Gabriele Di Grazia. Da qui l’ultimo scontro tra Scuderi e Di Grazia ma, fortunatamente, la tarda ora induce entrami a più miti consigli. Alla fine viene messo ai voti l’intero piano triennale emendato che viene votato favorevolmente dalla maggioranza mentre, nell’opposizione, 2 sono le astenzioni (Giannunzio Musumeci e Patrizia Caltabiano di Città Viva) e 2 i voti contrari (Gabriele Di Grazia e Tania Spitaleri). Sono le 02,30 e gli animi, seppur stanchi, sono ancora concitati.
Prossima tappa martedì 30 alle 10,00 quindi con, all’ordine del giorno, il “Bilancio di Previsione per l’Esercizio finanziario 2014 – Bilancio Pluriennale per gli esercizi 2014 – 2015 e 2016. Relazione Previsionale e Programmatica per gli esercizi 2014 – 2015 e 2016”.