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Giarre, il Bilancio aspetta. La cenetta no!

Giarre, il Bilancio aspetta. La cenetta no!

Liquidare la pratica del Bilancio in 24 ore. Il sindaco Roberto Bonaccorsi aveva già preparato il suo intervento, il dirigente finanziario Lipari era già pronto a cassare, tra un sorrisino smaliziato e uno sguardo smarrito, gli emendamenti dell’opposizione. Il Collegio dei Revisori avrebbe fatto la propria parte.

AULA CONSIGLIO2L’intervento del presidente Daniele Fresta (a voce) con le direttive (scritte) dal presidente “ombra” Giuseppe Rocca. I rilievi mossi dal Collegio? Pochissimi a dire il vero eccetto palesare che la programmazione triennale del fabbisogno di personale prevista dall’art.39, comma 1 della legge 449/1997 e dall’art.6 del d.lgs. 165/2001, come negli anni precedenti, non è stata approvata. E che il monitoraggio del I^ semestre 2014 ha determinato, un mancato rispetto dell’obiettivo semestrale. Sussiste, dunque, la possibilità di un mancato rispetto del patto di stabilità per l’anno 2014. Nessun problema. Tutto calcolato. Tutto previsto. Persino la cenetta di stasera, l’unica che non salterà promossa dal solito affiatato organizzatore per tutte le stagioni. Del resto la prenotazione non si poteva annullare. E poi come rinunciare ad una cena con a capo tavola il sindaco Roberto Bonaccorsi, che, a dire il vero, non frequenta poi cosi tanto questo tipo di seratine, preferendo una comoda poltrona in una delle sue lussuose e “minimal” residenze. Dicevamo tutto era stato preventivato per una corsa accelerata. Una seduta o al massimo due e via con la votazione del Bilancio. La tecnica di “Sodaniana” memoria è la stessa: documentazione last minute, parere del Collegio “volante”.

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Tutto all’insegna del facciamo in fretta e subito. Il solito copione insomma. Del resto la maggioranza diciamocelo, sarebbe disposta anche a votare ad occhi chiusi lo spostamento del Monumento ai Caduti nella frazione di Sciara senza rendersene conto. Valli a capire i numeri snocciolati da due eminenze quali Lipari e Bonaccorsi, seppure adombrati, entrambi, da quel sospetto di falso ideologico. Valli a capire i numeri in un Consiglio dove, ai più, l’unica contabilità compresa è quella del gettone di presenze. L’opposizione, tuttavia, che si sforza di capire, di vivisezionare quei numeri, ha ottenuto, quanto meno, 10 giorni di tempo. Siamo certi che taluni consiglieri che siedono alla destra del parlamentino giarrese trascorreranno qualche notte insonne. Gli emendamenti ci saranno.

Le bocciature arriveranno sonore il 13 ottobre, data stabilita per la seduta di Bilancio. Arriveranno anche gli emendamenti della maggioranza, scritti a quattro, cinque mani e che dovranno interpretare il pensiero del sindaco accentratore. Del sindaco calcolatore. Sarà inevitabile e imprescindibile il suo placet.

Mario Previtera

 

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