Liquidare la pratica del Bilancio in 24 ore. Il sindaco Roberto Bonaccorsi aveva già preparato il suo intervento, il dirigente finanziario Lipari era già pronto a cassare, tra un sorrisino smaliziato e uno sguardo smarrito, gli emendamenti dell’opposizione. Il Collegio dei Revisori avrebbe fatto la propria parte.
Tutto all’insegna del facciamo in fretta e subito. Il solito copione insomma. Del resto la maggioranza diciamocelo, sarebbe disposta anche a votare ad occhi chiusi lo spostamento del Monumento ai Caduti nella frazione di Sciara senza rendersene conto. Valli a capire i numeri snocciolati da due eminenze quali Lipari e Bonaccorsi, seppure adombrati, entrambi, da quel sospetto di falso ideologico. Valli a capire i numeri in un Consiglio dove, ai più, l’unica contabilità compresa è quella del gettone di presenze. L’opposizione, tuttavia, che si sforza di capire, di vivisezionare quei numeri, ha ottenuto, quanto meno, 10 giorni di tempo. Siamo certi che taluni consiglieri che siedono alla destra del parlamentino giarrese trascorreranno qualche notte insonne. Gli emendamenti ci saranno.
Le bocciature arriveranno sonore il 13 ottobre, data stabilita per la seduta di Bilancio. Arriveranno anche gli emendamenti della maggioranza, scritti a quattro, cinque mani e che dovranno interpretare il pensiero del sindaco accentratore. Del sindaco calcolatore. Sarà inevitabile e imprescindibile il suo placet.
Mario Previtera