Il fenomeno della ciclicità delle stagioni non risparmia nemmeno le mode. Esiste un termine greco molto esplicativo in materia poichè, alludendo ad una figura geometrica, indica come la storia sia spesso scandita da stagioni che ritornano: esso è “kuklos” e significa “cerchio”. È come se il passato ci raccontasse di un’atmosfera le cui suggestioni si spandono nell’etere per poi tornare al primo soffio di vento. La verità è che sembra sia abitudine dell’essere umano rievocare, soprattutto in periodi di declino o burrascosi, l’ebrezza di cui erano intrisi certi momenti aurei. Spesso, quando si è lontani da casa, si desidera, infatti, percepire l’odore della propria dimora d’origine con lo scopo di rivivere e di rivisitare con il pensiero certe sensazioni di grande impatto emotivo.
Tuttavia, come la propensione della natura alla rigenerazione è così forte da sostanziarsi in una riproposizione dei suoi “status”, allo stesso modo la tensione emotiva dell’essere umano verso i momenti più toccanti ed esaltanti vissuti in precedenza, può tradursi in un ritorno di circostanze analoghe che rappresentano i presupposti per la nascita di un periodo dalle caratteristiche conformi a quanto sperimentato prima. Posto ciò, non si può non evidenziare che, da qualche anno a questa parte, forse anche a causa della crisi che non sta risparmiando nemmeno l’inventiva in campo musicale, stiano tornando prepotentemente alla ribalta i brani appartenenti alla musica anni 80′, sebbene veicolati in una versione remixata e contaminata dalle sonorità attuali.
Il brano “The time of my life”, colonna sonora di un cult della cinematografia anni 80′ come “Dirty dancing”, è stato per esempio riadattato dai “Black eyed peas”, i quali lo hanno intitolato “The time”. Oppure il brano “Enjoy the silence” dei Depeche Mode, famoso gruppo pop rock britannico, è stato interpretato anche dal gruppo rock italiano chiamato “Lacuna Coil”. È così che sulla scia di questo “Revival”, in tutta Italia, da qualche anno a questa parte, è esplosa la mania di rivivere le travolgenti suggestioni degli anni 80′. In particolare a Giarre, da un anno a questa parte, un gruppo di appassionati macchiesi guidato dall’istrionico Orazio Maccarrone, organizza periodicamente delle serate capaci, attraverso i brani veicolati, di riportare indietro le lancette del tempo e di fermarle nel periodo degli anni 80′.
Interviene sull’argomento il noto dj della zona Mario Schillaci: “Ogni volta che ci ritroviamo per ricreare l’atmosfera anni 80′, l’ambiente che ci ospita si trasforma in una macchina del tempo capace di catapultarci in un’era in cui la musica internazionale ha vissuto dei grandi momenti. Basti pensare che in quel periodo si sono affermati gruppi leggendari come i “Queen”, i “Rem” i “Survivor”, gli “Europe”, gli “U2”, i “Duran Duran”, i “Police” i “Genesis”, i “Guns and roses” etc. Credo che quando la musica raggiunga dei picchi di eccellenza, come è avvenuto negli anni 80′, è inevitabile che essa stessa si riaffacci prepotentemente in una nuova epoca, condizionandone le tendenze, e se è vero che forse questa rievocazione della musica anni 80′ è anche segno della crisi della musica attuale, per quanto mi riguarda, certi esempi magistrali di musica possono rappresentare un faro e, dunque, una guida non solo per il futuro della musica stessa ma anche, e soprattutto, per le sue evoluzioni“.
Umberto Trovato