“Lodevole la volontà dell’amministrazione comunale di far partire la raccolta differenziata – scrive D’Urso – ma si sa che non sempre alle buone intenzioni corrispondono comportamenti conseguenti e, in mancanza di una adeguata programmazione, sorgono già i primi problemi evidenziati dal fiorire di microdiscariche su gran parte del territorio.
In realtà, come scrive il dirigente della IV Area, arch. Russo, in risposta ad una richiesta di accesso, “non si è in possesso di una delibera di Giunta municipale che istituisce il servizio di raccolta differenziata” e “non si è in possesso di uno specifico contratto con la ditta esecutrice della raccolta differenziata”.
“Ma allora – si chiede il presidente di Articolo Uno – in base a quali accordi, e chi li ha stipulati, è stata avviata la raccolta differenziata? E chi paga per le buste, i cassonetti e gli ecopunti che sono stati distribuiti e presenti sul territorio? E come fa il servizio ecologia del Comune, in mancanza di uno specifico contratto a controllare il servizio effettuato dalla ditta incaricata non si sa bene in forza di quale atto?
Se questo è lo stato, approssimativo, dell’avvio della raccolta differenziata sul territorio comunale, ci si chiede se quello a cui si sta assistendo non sia un bluff mediatico a beneficio dell’opinione pubblica che attende ormai da anni che si avvii una efficace raccolta differenziata al fine di risparmiare sui costi e di salvaguardare l’ambiente.
L’amministrazione comunale dovrebbe, a questo punto, correggere immediatamente il tiro ed avviare una effettiva e seria azione programmata di differenziazione dei rifiuti, di capillare informazione e quando ne ricorrano i presupposti di sanzionamento dei comportamenti scorretti dei cittadini”.