Si aspetta il parere del Parco dell’Etna, mentre è già positivo quello del Parco fluviale dell’Alcantara; dopodiché invieremo la nuova valutazione ambientale strategica all’assessorato regionale al Territorio. Una volta chiuso l’iter di valutazione e pubblicazione verrà investito il Consiglio comunale che lo dovrà adottare per poi passare alle osservazioni da parte della città. In fondo siamo alla fase conclusiva del’iter. È auspicabile che si arrivi all’approvazione al più presto.
– La biblioteca comunale da circa un anno è chiusa al pubblico a causa del trasferimento nei locali dell’ex monastero di S. Caterina, di proprietà comunale. In molti, soprattutto gli studenti, si lamentano per il disservizio. Quando sarà riaperta la biblioteca?
Ricordo che la chiusura della biblioteca in un primo momento è stata causata da una lettera anonima che ha denunciato la mancanza di alcuni requisiti di sicurezza che sussistevano da anni; da ciò la decisione della sospensione del servizio visto che comunque vi era anche l’intenzione di dismettere gli affitti di alcuni locali che potevano essere recuperati presso immobili di proprietà comunale. La biblioteca riaprirà presto, lo posso assicurare; ma, anche qui, non si possono fare miracoli visto che lo spostamento e l’adeguamento dei locali comporta un fabbisogno di risorse che oggi non è facile reperire.
– Quali eventuali nuovi servizi offrirà la biblioteca, ci sarà un’apertura antimeridiana?
Benché negli ultimi tempi le abitudini degli utenti siano radicalmente mutate con la diffusione dei dispositivi telematici – infatti abbiamo dotato alcuni punti della nostra città di segnale wifi per consentire la libera navigazione – rimane alta la richiesta di consultazione di testi specialistici che vede nello studente universitario l’utente tipo. In questo senso un’apertura nelle ore antimeridiane la vedrei utile, magari riducendo quelle serali.
– Una delle questioni irrisolte dalla scorsa amministrazione fu la mancata realizzazione di una pista per l’atterraggio/decollo dell’elisoccorso, servizio tanto desiderato dalla popolazione che risente la distanza di Randazzo dai grandi centri ospedalieri dell’area metropolitana di Catania. In proposito, vi sono novità e qual è lo stato di avanzamento di eventuali nuovi progetti e/o finanziamenti?
Nei primi mesi della mia sindacatura mi sono interessato dell’argomento investendo della questione soprattutto il Parco dell’Etna visto che uno dei nodi principali, oltre la perdita del finanziamento, è quello del luogo su cui realizzare l’elipista. Ritorno alla carica puntualmente sulla questione ma i tempi non sono mai quelli sperati e su questo non abbiamo responsabilità dirette. Ma non mollo l’osso, statene certi.
– Il Prusst “Valdemone”, oggetto di tante dispute, ha già completato il programma per l’utilizzo dei fondi ministeriali residui, così come prevede la norma?
Sì, si è appena conclusa l’opera di ricognizione per la rendicontazione al Ministero. Devo dire che in alcuni aspetti lo strumento Prusst è stato condotto in maniera anomala, è lo stesso Ministero a dirlo; adesso la scommessa è quella di governare questa ultima fase in modo che lo strumento, così come nelle intenzioni originarie, sia utile per lo sviluppo di un territorio che è vastissimo utilizzando al meglio le risorse impegnate.
– Ritiene sia stata un’esperienza positiva per Randazzo?
Il Prusst è un programma e non un ente a sé stante, ricordiamolo, e come tale avrebbe dovuto funzionare. Nella parte inerente lo sviluppo urbano non vi è dubbio che le opere realizzate a Randazzo sono di grande utilità, nella parte dello sviluppo sostenibile invece una gestione più concertata e meno autoreferenziale avrebbe certamente dato esiti migliori sul territorio.
– A proposito di opere realizzate attraverso il Prusst, quando si inaugurerà l’ex cinema moderno e quali servizi offrirà alla cittadinanza?
A brevissimo aspettiamo la consegna dell’immobile dopo i dovuti collaudi. Sarebbe stato utile che la sala fosse attrezzata anche di un proiettore digitale e di un palcoscenico adatto alla rappresentazione di spettacoli teatrali, cose non previste nel progetto. L’immobile costituirà comunque l’unico spazio cittadino attrezzato per ospitare manifestazioni di diverso tipo, dai convegni ai concerti. Cercheremo, comunque, di utilizzare eventuali somme non utilizzate per completarne la dotazione.
– Riguardo all’offerta turistico-culturale cosa ha programmato l’amministrazione comunale?
Si diffonde sempre di più anche tra i cittadini un’idea pericolosa, quella che in tempi come questi di drammatiche condizioni economiche dell’ente, qualunque iniziativa di tipo culturale sia superflua; è un’idea a cui non mi piegherò mai. Ho dovuto rinunziare a troppe proposte per mancanze di risorse che poi sono state “acquistate” altrove e che si sono rivelate di grande effetto. È importante che chi crede a tutto questo, anche nel settore privato, si scommetta per la realizzazione di eventi che alla lunga, se caparbiamente proposti, portano risultati. Stiamo lavorando in sinergia con altri soggetti che si occupano di animazione turistico-culturale del territorio come il Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara, Confindustria Sicilia, il Coordinamento dei Comuni Unesco di Sicilia del quale facciamo parte, a diversi progetti che porteranno Randazzo ad Expo 2015. In questa direzione sto tentando di attivare un calendario di iniziative che valorizzino le tante eccellenze culturali, enogastronomiche e artigianali che esprime il nostro territorio. Chiamerò alla collaborazione gli operatori privati del settore ai quali chiederò di esprimere le loro idee in proposito. Partiamo dal Natale sul quale stiamo già lavorando.
– Il monastero di San Giorgio, immobile di proprietà comunale, rischia di rovinare miseramente. In questo periodo di grave crisi economica è insperabile che il Comune possa ottenere finanziamenti pubblici per un restauro completo. Sindaco, ha mai pensato di intraprendere un’iniziativa originale per affidarlo in concessione ai privati, ad esempio al FAI, con una convenzione che non mortifichi il valore collettivo del bene culturale ma che nello stesso tempo lo salvi dall’oblio, lo tuteli dalla distruzione e lo valorizzi come patrimonio culturale?
Ho già contattato il FAI di Catania qualche mese fa, ma non è ancora accaduto nulla di concreto. Mi riprometto di ritentare.
– In conclusione, ci dica una cosa concreta che intende realizzare durante il suo mandato…
In poco tempo non si possono fare cose strabilianti, a maggior ragione se le condizioni ereditate sono davvero critiche. Certamente ci sono stati errori e ritardi riconducibili in parte all’inesperienza e in parte, lasciatemelo dire, a diversi aspetti che attengono all’organizzazione della macchina burocratica che va subito rivista. Potrei dire tante cose che sono sul punto di essere fatte ed altre che sicuramente saranno realizzate, voglio però evitare di essere tacciato di populismo perciò lascio a tutti il piacere di averne notizia a fatti accaduti come il finanziamento decretato in questi giorni dalla protezione civile regionale riguardante l’adeguamento dello stadio Grimaldi a misure di sicurezza che lo renderanno idoneo ad ospitare la popolazione in caso di calamità, cosa che mi auguro non debba mai accadere, ma che nello stesso tempo offrirà all’impianto la possibilità di svolgere manifestazioni alla presenza di un numeroso pubblico. Se c’è un aspetto che vorrei concretizzare e in qualche modo recuperare è un maggiore e diretto coinvolgimento della cittadinanza che per motivi diversi non sono riuscito a fare come nei miei desideri. Come in campagna elettorale continuo e continuerò a promettere solo un impegno continuo ed appassionato.
Gaetano Scarpignato