I finanzieri del Comando Provinciale di Catania domenica pomeriggio hanno svolto un importante servizio a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, individuando e sequestrando, nella tarda serata di ieri, nei pressi del casello autostradale di Giardini Naxos, oltre 440 grammi di cocaina. Nel dettaglio, i militari del Nucleo Mobile del Compagnia di Riposto stavano effettuando controlli stradali lungo la direttrice Riposto-Giardini Naxos, quando, fermata una Alfa Romeo di colore amaranto, sono stati insospettiti dal comportamento degli occupanti del mezzo.
I due soggetti, entrambi 50enni, un uomo e una donna, lui originario di Taormina, ma residente da anni in Svizzera, mentre lei di origine brasiliana, si sono mostrati sin da subito visibilmente nervosi e, alle specifiche richieste sulla loro destinazione e sul motivo del viaggio, hanno fornito ai militari indicazioni assai confuse e contraddittorie.
Compreso che i due potessero avere qualche cosa da nascondere, i finanzieri si sono risolti nello svolgere i necessari approfondimenti, sia sulle persone che sull’automezzo, anche con l’ausilio di un’unità cinofila. Così, dall’accurata perquisizione personale dell’uomo veniva rinvenuto, occultato all’interno del proprio giubbotto, un panetto avvolto in cellophane trasparente.
I primi accertamenti svolti sulla sostanza sequestrata, pari a 430 grammi, hanno consentito di appurare che si trattasse di pietra di cocaina purissima in cristalli, mentre sulla persona, occultati all’interno degli slip, è stata rinvenuta una bustina contenente altri 10 grammi di cocaina pronta per essere ceduta.
L’uomo è stato tratto in arresto e associato al carcere di Messina a disposizione della locale A.G., mentre la donna è risultata completamente estranea ai fatti. Il fermato, per i finanzieri, è un corriere.
Dallo stupefacente sequestrato, dopo il processo di raffinazione e taglio, si sarebbero ottenuti circa due chilogrammi di cocaina, che immessi sul mercato catanese avrebbero fruttato, al dettaglio, oltre centosessantamila euro. Secondo la Guardia di finanza di Riposto, la droga era destinata ad una organizzazione criminale; l’auto a quanto pare era diretta ad Acireale.