La possibile installazione di un’antenna della Vodafone in via Coppi, sul territorio di Catania ma a pochi passi dalla scuola materna “Savio” di San Gregorio, ha suscitato non poche lamentele. A protestare sono i residenti della zona, i genitori dei bambini che frequentano l’istituto scolastico, ma anche l’Amministrazione comunale di San Gregorio che si è subito attivata, “sollecitando – ha dichiarato il sindaco di San Gregorio, Carmelo Corsaro –, non solo formalmente, il Comune metropolitano ed il dipartimento provinciale dell’Arpa perché fornissero adeguate rassicurazioni documentali sulla correttezza della installazione dell’antenna. Ove non dovessi ricevere le dovute garanzie, predisporrò ogni cosa per tutelare i nostri bambini”.
A velocizzare il percorso di verifica col Comune di Catania è stato il vice sindaco, Ivan Albo, il quale, coadiuvato dagli uffici comunali, ha richiesto delucidazioni su regolarità formale e la sussistenza di tutte le verifiche relative alla legittimità di quella installazione, spiegando: “La sensibilità sul tema del consigliere comunale di Catania, Manlio Messina, che ringrazio, ha consentito di avviare una rapidissima attività ispettiva che ci ha permesso di appurare dall’ufficio Prevenzione ambientale del dipartimento Ecologia e ambiente del Comune di Catania, dott.ssa Belcastro, che l’iter autorizzativo per l’installazione dell’antenna per loro non era ancora ultimato ed a nulla valgono le riferite interpretazioni della società Vodafone, che ritiene sia maturato un silenzio assenso che giustificasse il loro inizio lavori. Quello che più di tutto non mi convince in questa storia, è che i lavori siano prima iniziati in assenza di provvedimenti autorizzativi da parte del Comune e, poi, oggi sospesi in assenza di provvedimenti amministrativi da parte dell’Amministrazione comunale catanese che, ad ogni modo, ha indetto una conferenza dei servizi che, secondo me, doveva arrivare molto tempo addietro. Noi forniamo concessioni edilizie sulle antenne di telefonia installate nel nostro territorio, ma pretendiamo il collaudo dell’Arpa prima di fornirla. Secondo Catania, invece, sarebbe sufficiente una mera autorizzazione. Sarà, ma attendo l’esito di quella conferenza dei servizi per capire cosa succederà”.
Michele Milazzo