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Valverde, politica comunale nel caos

Valverde, politica comunale nel caos

Il Consiglio comunale di Valverde, venerdì 31 ottobre, alle ore 19,30 è stato convocato e presieduto dal vice presidente Alfio Sambataro in quanto il presidente Mario Massimo Di Pietro si era dimesso. All’ordine del giorno: lettura e approvazione verbali sedute precedenti; presa d’atto della relazione annuale 2014 della Mulservice Srl; approvazione schema Ufficio Segreteria Generale tra i Comuni di Santa Venerina e Valverde: presa d’atto delle dimissioni del presidente del Consiglio comunale ed  elezione del nuovo presidente.

Presenti in aula i 5 consiglieri di minoranza, lista “Per Valverde”. Per la maggioranza lista “Valverde viva, D’Agata sindaco”, erano presenti 5 consiglieri su dieci. Le assenze dei consiglieri hanno dato adito a dubbi sulla compattezza della maggioranza. Ad inizio il consigliere Angelo Spina, a nome della minoranza, chiede di leggere una lunga comunicazione di 10 pagine. La lettura del documento è stata più volte interrotta dal vice presidente Sambataro. Quasi alla fine della lettura i consiglieri di minoranza abbandonavano l’aula, facendo mancare il numero legale e la seduta veniva rimandata di un’ora.

Al successivo appello mancava il numero legale ed il Consiglio veniva riconvocato alla stessa ora il giorno dopo, sabato 1 novembre. Il portone del Comune veniva aperto 10 minuti prima della seduta, che è andata a vuoto, visto la presenza in aula del solo segretario comunale. Alla fine davanti al palazzo comunale è rimasto un folto gruppo di cittadini, che hanno commentato il vuoto venutesi a creare in seno al Consiglio comunale, addebitando più che altro allo stato confusionale in cui versa la maggioranza.

Tornando ai contenuti della comunicazione della minoranza, la stessa ha presentato la dichiarazione per consentire a tutti di conoscere la verità. «Il Tar di Catania ha dichiarato illegittima la delibera del Consiglio comunale n. 35 del 30 dicembre 2013 relativa ad approvazione bilancio di previsione anno 2013, in ritardo rispetto al 30 novembre. Il Comune ha presentato ricorso. Al contrario di quanto dichiara l’ex presidente Di Pietro, per giustificare chi lo ha buttato “in pasto ai leoni”, noi abbiamo iniziato a segnalare le difformità sin dal 20 dicembre 2013 attenzionando anomalie e inadempienze, ritardi nella visione del bilancio, essendo periodo natalizio». Nella dichiarazione si legge di «mediocrità, incapacità e malafede del sindaco, di qualche assessore e di dirigenti, di pupari incapaci e millantatori. L’amministrazione non è stata capace di preparare il bilancio di previsione 2013, il conto consuntivo 2013, il bilancio di previsione 2014. I cittadini di Valverde per quanto su detto stanno pagando circa 50mila euro all’anno ad un esperto contabile. L’unico bilancio è quello consuntivo del 2012. Il momento è grave perchè questi illegittimi personaggi continuano a ricoprire ruoli e cariche, perpetrando gravi violazioni di legge».

Ancora nel documento si legge che consorziarsi con il Comune di Santa Venerina danneggerebbe Valverde. E poi, critiche sul bilancio della Multiservice, con tante anomalie. E l’accusa che «pare che ci sia in atto una azione per bloccare e rallentare l’attività della farmacia comunale, per fare risultare l’attività in perdita al fine di svenderla a qualche anico o gruppo di amici, con sistema di regalia». E infine l’ultima accusa sulla fallimentare gestione della vicenda dei 19 dipendenti comunali che hanno intrapreso un’azione giudiziaria. Sui dipendenti comunali il sindaco è stato diffidato dal servizio Ispettivo dell’Assesorato regionale Autonomie locali». Per chi volesse approfondire il contenuto della nota può scaricarla cliccando qui documento opposizione Valverde.

Michele Milazzo

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